Tufillo

Tufillo: una visita al pittoresco comune abruzzese

Tufillo, conosciuto anche come Tufìlle o Tufùlle in dialetto abruzzese, è un comune dell'Abruzzo che conta solo 360 abitanti. Nonostante le sue dimensioni modeste, il paese ha una storia interessante e una serie di monumenti che ne fanno un luogo pittoresco da visitare.

Storia

Secondo una leggenda, gli abitanti di Tufillo furono costretti a traslocare dal Monte Farano, dove vivono todora formiche, a una posizione più bassa. Il paese che conosciamo oggi si è sviluppato a partire dal XII-XIII secolo e ancora oggi conserva degli elementi di quell'epoca. Scoperte archeologiche condotte sul Monte Farano hanno mostrato ceramiche risalenti dal VII secolo a.C. al II secolo a.C. e un paio di locali in stile ''opus signinum'' risalenti al II secolo a.C. Nel Monte Farano è stata trovata anche una chiave votiva bronzea risalente al IV secolo a.C. con un'iscrizione lingua osca dedicata alla divinità Venere, che è conservata al Museo archeologico nazionale d'Abruzzo di Chieti.

Tufillo: il caratteristico comune abruzzese

Simboli

Monumenti e luoghi d'interesse

Il Borgo fortificato è uno dei punti di interesse principali del paese, già presente prima del XV secolo e allungato successivamente verso la chiesa extra moenia di San Vito nel XV-XVI secolo. L'insediamento sul crinale ha una forma sottile ed allungata con i caseggiati a pettine su un asse con orientamento nord-ovest/sud-est. L'antico mercato, l'ospedale con l'annessa chiesa di Sant'Antonio e la fontana pubblica sono situati a nord. La cerchia muraria ha avuto la sua fine nei pressi di un sotto-portico identificato con la Porta da Piedi.

La Chiesa di Santa Giusta è situata in piazza Marconi, edificata antecedentemente al XVI secolo, con trasformazioni successive nel XVIII secolo. La chiesa è posta nel punto più alto del borgo presso la Porta da Capo e la piazza del mercato detta anche largo fuori dalla porta. La facciata consta di frontone curvilineo posto nel coronamento superiore. La zona centrale è delimitata da parasta e due ali. Un cornicione suddivide la facciata in due registri. Il portale, completamente restaurato dallo scultore Felice Giuliante nel secondo dopoguerra, è in pietra scolpita in stile tardogotico con elementi rinascimentale nelle lesene laterali. L'interno è a tre navate, mentre il campanile è a pianta quadrata con un Cuspide di forma piramidale. La chiesa è stata riconosciuta come monumento nazionale italiano.

La Chiesa di San Vito è un altro edificio religioso di Tufillo, situata nel borgo fortificato.

La Mostra archeologica cercando "Herentas" è stata allestita nel 2006, e consta di reperti rinvenuti nel Monte Farano tra cui una chiave in bronzo con un'iscrizione in lingua osca dedicata alla dea Herentas, una divinità italica che può essere identificata con Afrodite. Altre ricerche archeologiche hanno riportato alla luce dei resti di capanne dell'inizio dell'età del ferro e di un centro forse fondato intorno ad un tempio di Herentas che fu abitato dal V al II secolo a.C.

Infine, la Fontana Grande è stata costruita tra il 1751 e il 1761, subendo poi un restauro o ricostruzione nel 1816. La fontana è immersa nella vegetazione e nel fango dovuto a perdite d'acqua della fontana che rendono difficoltoso l'avvicinamento, ma il prospetto principale è in conci di pietra con archetti posti su lastre di pietra.

Per concludere, il comune di Tufillo è un luogo ricco di storia, arte e leggende. Anche se piccolo, Tufillo rimane un luogo pittoresco e suggestivo che vale la pena visitare.

Elisa Lombardi
Scritto da Elisa Lombardi
Aggiornato Giovedì 2 Feb 2023