Vivaro Romano
Alla scoperta del comune di Vivaro Romano
Se sei alla ricerca di un piccolo angolo di storia nel Lazio, Vivaro Romano è il posto giusto. Con i suoi poco più di 150 abitanti, il comune è un vero gioiellino nel territorio della città metropolitana di Roma Capitale.
Geografia fisica
Vivaro Romano si trova ai piedi del Monte Croce, che supera i 1000 metri di altezza. Il clima è classificato come zona E, 2855 GG, perfetto per godersi il paesaggio e la bellezza del territorio circostante.
Storia
La storia di Vivaro Romano inizia con gli Equi nel III secolo a.C., fino a diventare parte dell'impero romano. Il toponimo “Vivaro” deriva dal latino “vivarium”, che indicava il vivaio degli allevamenti di bestiame. Seguì poi le vicissitudini del Ducato di Spoleto fino ad appartenere all'Abbazia di Farfa. Nel corso dei secoli, il paese cadde sotto l'influenza di diverse signorie, tra cui gli Orsini, i Brancaleone, i Cenci, i Vitelli e i Ceuli. La costruzione del castello incominciò nel 1440 sotto gli Orsini, ma fu distrutta dai francesi nel 1799. Durante il Risorgimento, Vivaro si schierò per l'Unità e accolse Giuseppe Garibaldi.
Simboli
Il gonfalone del comune è un drappo di verde con la bordatura di giallo. Lo stemma presenta la rosa canina, un fiore tipico della zona, e l'immagine di una vipera, erroneamente collegata all'origine del nome del paese.
Monumenti e luoghi d'interesse
Il paese vanta una chiesa parrocchiale dedicata a San Biagio e un Santuario di Santa Maria Illuminata, che sorge sul Colle di Santa Maria a 3 km dal paese. La sua fondazione è incerta ma la prima citazione arriva da una bolla di Urbano VI nel 1282.
Conclusioni
Vivaro Romano è una perla nascosta, ideale per gli amanti della storia e della campagna italiana. Se hai voglia di fare un giro fuori dai soliti percorsi turistici, non puoi perderti un viaggio in questo comune suggestivo.