Visano
Visano: scopriamo un po' di storia e geografia
Visano, conosciuto anche come Isà in dialetto bresciano, è un comune italiano che si trova in provincia di Brescia, in Lombardia. La cittadina conta 1990 abitanti ed è situata in una zona pianeggiante geologicamente appartenente alla bassa padana. Il confine ad oriente è segnato dal corso del fiume Chiese, vicino al comune di Acquafredda. Nel territorio di Visano, si trovano numerosi canali e rogge, tra cui il Palpice. La zona è classificata come sismicità bassa, zona 3.
Il nome della città, secondo gli studi del Mazza (1986), potrebbe derivare dal gentilizio latino "Visius" o dalla radice linguistica celtica "Is-Hisa," che significava pascolo basso e paludoso.
La storia di Visano
Visano potrebbe risalire all'epoca dei Galli Cenomani, che si stanziarono nei pressi del fiume Chiese. È stata rinvenuta anche la presenza di tombe e crocette di epoca barbarica. In tempi successivi, Visano fu sede di una pieve, la cui presenza è attestata prima che il Monastero di Leno prendesse possesso di diverse proprietà nella zona. Nel 1275, in un documento relativo all'elezione vescovile di Berardo Maggi, l'arciprete visanese è menzionato al sesto posto, a dimostrazione dell'antichità della pieve che amministrava.
Nel 1332, il paese fu raso da Mastino della Scala, mentre altre distruzioni furono compiute nel 1348 da Giovanni Visconti, un condottiero dell'epoca. Non è citato nell'Estimo Visconteo del 1385, ma nel 1396 un documento del figlio del Visconti, Uberteto, chiedeva all'arcidiocesi di Brescia l'investitura del feudo visanese.
Nel XV secolo, Visano entrò a far parte del territorio della Repubblica di Venezia. Era inquadrato prima nella Quadra di Calvisano, come testimoniano documenti del 1473, poi in quella di Ghedi nel 1679. Nel 1610, Giovanni Da Lezze nel suo "Catastico Bresciano" fornisce poche informazioni sul paese, tra cui quella che la chiesa, dedicata a San Pietro, era officiata da un curato, mentre l'arciprete non vi risiedeva, pur percependo una pensione.
Nel 1689 iniziarono i lavori per la costruzione della nuova parrocchiale dedicata, oltre al patrono plebano Pietro apostolo anche a Paolo di Tarso. Fu voluta dall'arciprete Giacomo Marchionni. Durante la visita del vescovo Marco Dolfin (1704), l'edificio ecclesiale risultava completato, ma non ancora consacrato.
A seguito delle vicende che interessarono il Bresciano nel 1797, il comune di Visano entrò a far parte della Repubblica Bresciana nel mese di marzo. Poi, nel mese di novembre, divenne parte della Repubblica Cisalpina e fu assegnato al cantone del Clisi con legge del 1º maggio 1797. Nel maggio del 1798 passò al Distretto di Gottolengo e ad ottobre dello stesso anno fu inglobato nel Distretto dei Colli, entrambi facenti parte del Dipartimento del Mella.
Nel 1801, il comune fu quindi incorporato nel Distretto III di Verolanuova, sempre del Dipartimento del Mella, e in tale situazione si mantenne durante la Repubblica Italiana (1802-1805).
Conclusione: l'eredità di Visano
In conclusione, Visano è una città antica, che risale all'epoca dei Galli Cenomani. La sua fondazione è palesemente antica, come dimostrano i reperti archeologici e le testimonianze documentarie. Negli anni, la città è stata distrutta e ricostruita, come molte altre città italiane. Attualmente, con i suoi 1990 abitanti, Visano rappresenta un piccolo ma prezioso patrimonio culturale della provincia di Brescia e della Lombardia. La città, infatti, conserva importanti monumenti, come la chiesa di San Pietro, e un territorio ricco di canali e rogge che ne segnano la geografia fisica. Visano è una città che, nonostante la sua antichità, non cessa di sorprendere e di affascinare gli appassionati di storia e cultura italiana.