Vicalvi
Alla scoperta del castello di Vicalvi
Ciao amici, oggi voglio parlarvi di un luogo stupendo che ho avuto la fortuna di visitare di recente: il castello di Vicalvi. Si tratta di un edificio risalente all'XI secolo, situato sulla sommità del colle omonimo nella Valle di Comino, in provincia di Frosinone. Il castello, anche se parzialmente in rovina, è un importante esempio di architettura militare medievale, circondato da una doppia cinta muraria poligonale.
Storia e descrizione
Il castello, inizialmente di proprietà dei Longobardi, passò successivamente ai monaci di Montecassino, che lo tennero fino al XIII secolo, quando fu ceduto alla famiglia d'Aquino. Quest'ultima ne aumentò le difese, dotandolo di una doppia cinta muraria. Successivamente, il castello passò ai Cantelmo, ma questi preferirono risiedere nel vicino Castello Cantelmo ad Alvito, causando il progressivo abbandono del castello di Vicalvi.
Oggi i resti del castello consentono di testimoniare le diverse fasi di costruzione e le modifiche apportate nei secoli dalle varie famiglie che lo possedettero, in particolare durante il XIV secolo, quando furono realizzati importanti interventi che conferirono all'edificio uno stile gotico.
La leggenda
Il castello di Vicalvi è anche conosciuto per la leggenda di una ex-cortigiana, Aleandra Maddaloni, che sarebbe stata murata viva in una delle torri dal marito, dopo aver fatto uccidere i giovani che seduceva. Tuttavia, non ci sono documenti storici che confermino l'esistenza di questa donna o la sua vicenda.
Bibliografia e collegamenti esterni
Per maggiori informazioni sulla storia del castello di Vicalvi, vi consiglio di leggere alcuni testi come "Abbazie, prepositure e priorati benedettini ecc." di Antonelli o "Il Castello di Vicalvi" di De Ruggiero Occhiuzzi. Inoltre, potete visitare il sito web dedicato al castello, dove troverete ulteriori informazioni e foto dell'edificio.
Spero di avervi incuriosito e di avervi fatto apprezzare la bellezza del castello di Vicalvi. Se avete la possibilità di visitarlo, non esitate a farlo, vi assicuro che ne varrà la pena!