Verrua Savoia
Benvenuti a Verrua Savoia!
Ciao a tutti, oggi vi parlerò di Verrua Savoia, un piccolo comune della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Lo stemma di Verrua Savoia
Il nostro comune ha uno stemma molto particolare, d'argento alla croce di nero, accantonata nel 1º al grappolo d'uva al naturale, al 2º e al 3º dalla losanga di rosso, e al 4º dal porco passante rivoltato al naturale. Lo stemma è pieno di significati che raccontano la storia del nostro comune.
L'etimologia del nome
Il nome ''Verrua'' deriva dal latino ''Verruca'', che significa ''poggio''. La denominazione ''Savoia'' è stata aggiunta in seguito per ricordare l'importanza della fortezza di Verrua nella storia del Piemonte.
La geografia fisica
Verrua Savoia è un comune collinare che si trova sulla confluenza della Dora Baltea con il Po. Il comune è suddiviso in molte frazioni e località, ben 31, ma la più popolata è la frazione di Valentino, che è anche sede del municipio e centro del comune. A Verrua Savoia si può anche godere della vista del fiume Po, che divide il comune dalla Provincia di Vercelli. Il comune ha un'estensione di 19,51 km² e dista circa 50 km da Torino, capoluogo di provincia. Una cosa interessante da sapere è che Verrua Savoia è l'unico comune della provincia di Torino che confina direttamente con altre tre province, Asti, Alessandria e Vercelli.
La storia di Verrua Savoia
La fondazione
La leggenda racconta la storia di un legionario romano di nome ''Verus'' che ha lasciato la sua legione romana per raggiungere la sua amata ''Rucha'' e dare così il nome al luogo. Carina come leggenda, vero?
Il Medioevo
Il primo documento che menziona il Borgo di Verrua risale al 999, quando l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone III conferma alcuni terreni posseduti nella zona dal Arcidiocesi di Vercelli. Nel 1027 il feudo fu confermato dall'imperatore Corrado II e successivamente incluso nell'elenco dei beni territoriali esistenti su entrambi i lati della confluenza della Dora Baltea.
Nel 1159 l'imperatore Federico Barbarossa, durante la guerra contro i comuni della Lega Lombarda, si accampò a Verrua, considerandola una roccaforte difficilmente espugnabile. Nel 1167, poiché il governatore di Verrua aveva rifiutato di accogliere le sue truppe, l'imperatore assediò e distrusse il castello con tutti i villaggi e borghi vicini.
Nel 1387 la Rocca, che apparteneva al conte di Savoia Amedeo VII di Savoia, fu assediata da Teodoro II del Monferrato. L'assedio durò due mesi, e vi furono anche impiegati i primi mezzi di artiglieria: le bombardelle. Tuttavia, la Rocca resisteva ancora e Teodoro II, sentendosi minacciato alle spalle e sapendo di non poter contare sui suoi alleati, dovette togliere l'assedio e chiedere la pace ai Savoia. Durante quel fatto d'armi nacque il motto ''Quand che ël ver pijrà cost'ua, ël marcheis dal Monfrà ël pijra Vrua'', cioè ''Quando il porco prenderà l'uva, il marchese del Monferrato prenderà Verrua'', prendendo spunto dal sigillo nel 1378 raffigurante un porco che cerca di azzannare un grappolo d'uva.
Conclusioni
Ecco a voi un breve racconto della storia di Verrua Savoia: dalle sue origini romane fino all'assedio da parte di Federico Barbarossa e alla resistenza sotto l'assedio di Teodoro II. Verrua Savoia è un comune ricco di storia, con un'ubicazione geografica unica, e che rappresenta l'incontro tra due fiumi importanti della regione. Se avete occasione di visitare le colline del Piemonte, non dimenticate di passare da Verrua Savoia e scoprire la sua storia e il suo fascino!