Venosa
Benvenuti a Venosa: la città di Quinto Orazio Flacco
Ciao a tutti! Siete pronti per scoprire una bellissima città della Basilicata? Oggi vi porto alla scoperta di Venosa, un comune di 11.000 abitanti che sorge nella provincia di Potenza, nell'area del Vulture-Melfese.
Geografia fisica
Venosa si trova nel nord-est della regione, su un altopiano circondato da valli e colline, doveè possibile ammirare una rigogliosa vegetazione. L'altitudine del territorio varia dai 177 metri s.l.m. agli 813 metri s.l.m., mentre il centro cittadino sorge a un'altitudine compresa tra i 400 e i 430 metri s.l.m. Con il suo clima temperato-sublitoraneo, che prevede estati calde e inverni freddi, Venosa può essere visitata in qualsiasi stagione dell'anno.
Clima
In estate, la temperatura può superare i 40°C, mentre in inverno raggiunge facilmente lo zero. La pioggia fa la sua comparsa soprattutto in autunno e in inverno, mentre l'estate è la stagione più secca dell'anno. La neve, invece, cade ogni inverno con una media di 20 centimetri all'anno circa.
Storia
Antichità
Venosa ha una storia millenaria, che inizia sin dai tempi della preistoria, come testimoniano i resti di una necropoli neolitica rinvenuti in località Toppo d'Aguzzo a Rapolla. Fondata dai popoli latini, la città fu conquistata dai Romani nel 291 a.C. e divenne una colonia latina, con circa 20.000 abitanti.
Durante la seconda guerra punica, la città fu teatro delle vicende dei Romani: qui si rifugiò il console Gaio Terenzio Varrone dopo la battaglia di Canne (216 a.C.), mentre nel 208 a.C. morì il console Marco Claudio Marcello, attaccato da Annibale durante una ricognizione. La città fu Deduzione con l'invio di nuovi coloni dopo la guerra annibalica, nel 190 a.C. la fondazione della Via Appia la rese un importante centro di transito e di commercio.
Il legame con Quinto Orazio Flacco
Venosa è nota anche per essere la città natale di Quinto Orazio Flacco, uno dei poeti più illustri dell'antichità, nato nel 65 a.C. Nel municipio romano, Orazio trascorse la sua adolescenza, prima di emigrare a Roma dove divenne famoso. A Venosa, è possibile visitare la casa dove nacque il poeta e il museo che ne racconta la vita e l'opera.
Il Medioevo e l'età moderna
Nel Medioevo, Venosa fu conquistata dai Longobardi e poi dai Normanni: fu il conte Guglielmo I di Altavilla a ricostruire la città e a trasformarla in un importante centro commerciale, grazie alla sua posizione strategica sulla Via Appia. Nel Rinascimento, Venosa divenne la sede di un'importante università, frequentata anche da Francesco Petrarca.
Cosa vedere a Venosa
Il castello aragonese
Il castello aragonese è il simbolo di Venosa, situato in posizione panoramica sulla collina che sovrasta il centro storico. Edificato dai Normanni nel 1100, fu ampliato e ristrutturato nel XV secolo dagli Aragonesi, che lo resero un esempio di architettura militare.
Il centro storico
Il centro storico di Venosa è ricco di edifici storici come la casa natale di Orazio, la chiesa di San Bernardino e il palazzo Mariconda. Passeggiare tra i vicoli del centro storico è un'esperienza unica, tra storia e arte.
Il Parco Paleolitico di Notarchirico
Il Parco Paleolitico di Notarchirico è una riserva naturale situata non lontano dal centro di Venosa. Qui è possibile ammirare i resti archeologici di un antico insediamento neolitico, tra cui numerose tombe a fossa.
Eventi e sagre
La festa di San Rocco
Ogni anno, il 16 agosto, si svolge la festa di San Rocco, il santo protettore di Venosa. I festeggiamenti prevedono processioni, fuochi d'artificio e spettacoli musicali.
La sagra della mosciolata
In estate, si svolge la sagra della mosciolata, una specialità culinaria a base di cozze e riso. La sagra rappresenta un'occasione per assaggiare i piatti tipici della cucina lucana e per trascorrere serate indimenticabili tra i sapori e le tradizioni locali.
Venosa è una città ricca di storia, cultura e bellezze paesaggistiche, che vale la pena visitare per scoprire tutte le sue meraviglie. Non vi resta che mettervi in viaggio e partire alla scoperta di Venosa!