Ulà Tirso
Ula Tirso: il tesoro nascosto della Sardegna
Benvenuti a Ula Tirso, un piccolo comune nella provincia di Oristano, in Sardegna, con una popolazione di appena 495 abitanti. Nonostante le sue dimensioni ridotte, Ula Tirso nasconde tesori storici, culturali e naturalistici che ne fanno un’attrazione turistica unica nel suo genere. In questo articolo, vi accompagneremo alla scoperta di questo luogo incantato.
Geografia fisica
Ula Tirso si trova in uno dei fazzoletti più suggestivi dell'isola, il sempreverde Barigadu. Il comune confina con Busachi a sud, Neoneli a nord-est, Ortueri a est, Ardauli a nord e Ghilarza a nord-ovest. Il paesaggio circostante è caratterizzato da dolci colline e dolci declivi che si estendono fino alla sponda del fiume Tirso.
Storia
Ula Tirso è stata abitata fin dall'epoca nuragica, come attestato dalla presenza di alcuni Nuraghe nel territorio. Nel medioevo, il comune fece parte del Giudicato di Arborea e della curatoria di Parte Barigadu. Nel 1478, dopo la definitiva disfatta degli arborensi, Ula Tirso passò sotto il dominio aragonese, formando un feudo che passò sotto la signoria di diversi signori. Nel 1839, con la soppressione del sistema feudale, Ula Tirso divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Simboli
Lo stemma del comune di Ula Tirso rappresenta una diga sul fiume Tirso, vista in prospettiva dal lato sud-ovest. Il gonfalone è bianco.
Società
In passato, Ula Tirso aveva una popolazione agricola, mentre oggi le attività prevalenti sono il turismo e la piccola industria.
Lingue e dialetti
La variante della lingua sarda parlata a Ula Tirso è riconducibile alla Limba de mesania.
Cultura
Ula Tirso non è solo un luogo di grande bellezza naturale, ma anche una patria di arte, musica e cultura.
Eventi
La festa principale è La Maddalena, che si festeggia il 22 luglio. Ma anche il patrono sant'Andrea il 30 novembre, che si celebra gustando il vino novello. Il 13 dicembre, invece, si festeggia santa Lucia con balli e dolci e a gennaio si celebra sant'Antonio abate con la tradizionale "tuva" (falò) e balli accompagnati dal "pane cun gherdas", un tipico pane sardo fatto con lardo o strutto di maiale e vino a volontà. A febbraio c'è il carnevale con le tradizionali sfilate accompagnate dalla maschera ulese "s'urtzu e sos bardianos". Per Pasqua, invece, non perdete i riti antichissimi della Settimana Santa, il più toccante dei quali è "s'iscravamentu", il rito della rimozione di Cristo dalla croce, il venerdì con la processione notturna.
Un altro santo che si festeggia è sant'Isidoro, l'ultimo sabato di maggio nella frazione Besela. Grazie alla donazione di un terreno da parte di un generosissimo ulese emigrato in provincia di Verona, nel 1996 la popolazione ha costruito una chiesetta campestre dedicandola al Santo agricoltore. La festa è l'occasione per gustare la tipica pecora bollita accompagnata da gustosi formaggi locali e vino sino a tarda sera.
Conclusioni
Ula Tirso è un luogo incantato dove la bellezza della natura si unisce a quella della storia e della cultura. Un luogo dove si possono scoprire tradizioni millenarie e assaporare la vera essenza della Sardegna. Venite a trovarci e sarete sorpresi dalla sua bellezza e dall'ospitalità della sua gente.