Vignale

Vignale: un borgo incantato nel cuore dell'Appennino parmense

Se siete alla ricerca di un luogo incantato, Vignale potrebbe essere la risposta che state cercando. Questa piccola frazione geografica del comune di Traversetolo, in provincia di Parma, dista solamente 1,63 km dal capoluogo ed è circondata dai rilievi collinari dell'Appennino parmense. Il borgo, attraversato dai torrenti Termina ed Enza, rappresenta un raro esempio di come la storia e la natura possano unirsi perfettamente creando una bellezza senza tempo.

Geografia fisica

Vignale sorge sui primi rilievi collinari dell'Appennino parmense, in una zona ideale per la coltivazione del vino grazie alla presenza di numerosi vigneti. Infatti, il toponimo della località, nota nel X secolo come ''Viniale'', deriva dal lingua latina ''vinea'', con l'aggiunta del suffisso ''-alis'', in riferimento alle coltivazioni sparse in zona. La zona pianeggiante a nord a ridosso dell'Enza ospita l'oasi di Cronovilla, luogo dove un tempo era situata la prima fabbrica di orologi italiana e che oggi è un'oasi naturalistica tutelata.

Vignale: storia, natura e castello nel cuore dell'Appennino parmense

Storia

La storia di Vignale risale addirittura al Paleolitico, come testimoniano i manufatti litici rinvenuti da Pellegrino Strobel tra il 1878 e il 1883. In epoca alto-medievale, tra Vignale e Bottone, sorsero alcuni gruppi isolati di abitazioni che andarono a costituire il borgo di ''Viniale'', menzionato per la prima volta nel 948. In seguito, il territorio passò in mano alla corte Canossa e poi a Sigifredo, capostipite del ramo dei Baratti, che costruirono il vicino castello di Guardasone. Furono probabilmente edificate già allora le primitive cappelle Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine (Traversetolo) e Oratorio di San Geminiano. Nel corso dei secoli, Vignale seguì le sorti di Guardasone e passò nelle mani di diverse famiglie nobiliari, tra cui i Terzi e i Borromeo. Nel 1806, in seguito all'abolizione dei diritti feudali sancita da Napoleone, Vignale divenne parte del nuovo comune di Traversetolo.

Cronovilla: la fabbrica degli orologi e l'oasi naturale

La storia di Cronovilla è alla base del suo attuale nome. Nel 1872, infatti, la villa Vignale fu acquistata da Luigi Beccarelli, che la rinominò "Cronovilla" ed aprì nei pressi la prima fabbrica di orologi italiana. L'industria, vincitrice di numerosi premi nazionali ed internazionali, rifornì le stazioni ferroviarie italiane e le principali sedi delle Poste Italiane. Dopo la chiusura della fabbrica, le strutture furono adibite a residenze private. Oggi, la zona di Cronovilla è tutelata come oasi naturalistica e rappresenta un'attrazione turistica di grande interesse per gli amanti della natura e della storia.

Cosa vedere a Vignale

Visita Vignale è come fare un viaggio nel tempo, tra antiche chiese, castelli e paesaggi collinari incantati. Non perdere la Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine a Traversetolo, la cui facciata è interamente in ghisa, e l'Oratorio di San Geminiano, situato tra Vignale e Bottone. Ma la vera attrazione di Vignale è il suo castello, Guardasone, che sorgeva a presidio del feudo ed è stato ricostruito nel 1466. Una passeggiata attraverso i vigneti della zona rappresenta una vera esperienza sensoriale ed è ideale per chi vuole scoprire la bellezza del paesaggio collinare parmense.

Conclusioni

In conclusione, Vignale è una gemma rara nel cuore dell'Appennino parmense. La sua storia millenaria, la bellezza del paesaggio collinare e la presenza dell'oasi di Cronovilla rendono questa località un luogo incantato, ideale per una visita alla ricerca di autenticità e bellezza senza tempo.

Luca Bianchi
Scritto da Luca Bianchi
Aggiornato Mercoledì 7 Dic 2022