Taurasi

Il Taurasi: un vino dalla storia antica e dal sapore unico

Il Taurasi è un vino pregiato, a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, prodotto nella provincia di Avellino. Il nome di questa pregiata bevanda dal sapore unico e inconfondibile è stato cambiato nel 2011 e adesso dovrà essere commercializzato con l'etichetta Taurasi rosso, rispettando il nuovo disciplinare.

Ma cosa rende così speciale il Taurasi? In questo articolo, ti sveleremo le caratteristiche organolettiche, la vinificazione, la storia e tanto altro ancora per farti apprezzare al meglio un vino che sa di tradizione e di passione per il territorio.

Caratteristiche organolettiche

Il Taurasi si presenta con un colore rubino intenso e tende, con l'invecchiamento, a diventare granato, assumendo riflessi arancioni. Al naso, le note eteree e gradevoli sono inconfondibili mentre il sapore, asciutto e armonico, si armonizza perfettamente con retrogusto persistente. Insomma, un vino complesso che conquisterà il tuo palato.

Dalla storia all'aroma: il Taurasi DOCG

Vinificazione

Per ottenere il Taurasi, il vino deve essere sottoposto ad almeno tre anni di invecchiamento, di cui almeno uno in botti di legno, a partire dal primo dicembre dell'annata di produzione delle uve. Questo processo è fondamentale per garantire l'elevata qualità del prodotto finale.

Inoltre, per migliorare il profilo organolettico del Taurasi, è consentita l'aggiunta di vino Taurasi più giovane ad identico vino più vecchio, o viceversa, nella misura massima del 15%, nel rispetto delle disposizioni CEE in materia. In questo caso, sull'etichetta sarà indicato il millesimo del vino che concorre in misura preponderante.

La produzione del Taurasi rispetta anche la resa delle uve in vino: non deve essere superiore al 70% al primo travaso e non deve superare il 65% dopo il periodo di invecchiamento obbligatorio.

Storia

L'Aglianico, vitigno principale del Taurasi, è stato portato in Italia dai coloni greci tra il VII e il VI secolo a.C. Il suo nome è cambiato nel corso dei secoli e l'etimologia è ancora incerta. Tuttavia, è documentato che nel 1167 gli spagnoli chiamavano "Aglianica" la vite coltivata a Taurasi.

Taurasi è invece un toponimo che deriva da Taurasia, un'antica città degli Irpini distrutta dai Romani nel 268 a.C. Tuttavia, nella zona della distrutta Taurasia, l'impero romano ha fondato una colonia militare e ha dato nuovo impulso all'agricoltura e alla viticoltura.

Nel XIX secolo, la filossera stava distruggendo i vigneti in Europa, ma la zona di Taurasi è rimasta esente. Grazie alla massiccia esportazione di vini verso l'Italia del nord e l'intera Europa, si comincia a chiamare «Ferrovia del vino» anche la linea ferroviaria che passa per Taurasi.

Conclusioni

Il Taurasi è un vino che ha radici antiche e una storia di successi che lo rendono un prodotto di alto valore. Grazie alla sapiente vinificazione e alla scelta delle uve di qualità, il Taurasi è diventato un'icona della produzione vitivinicola italiana. Se non l'hai ancora provato, ti consiglio di farlo per apprezzare la tradizione del territorio e la passione degli artigiani del vino. Cheers!

Francesco Serra
Scritto da Francesco Serra
Aggiornato Sabato 29 Ott 2022