Tagliacozzo

Alla scoperta di Tagliacozzo: la città abruzzese tra storia e natura

Ciao a tutti amici! In questo breve articolo vi condurrò alla scoperta di Tagliacozzo, un comune della provincia dell'Aquila in Abruzzo, che conta 6403 abitanti. Il comune della Marsica è stato elevato a rango di Titolo di città in Italia con decreto del presidente della Repubblica del 18 agosto 2000.

Geografia fisica

Tagliacozzo: tra storia e natura abruzzese

Territorio

Tagliacozzo si trova nella parte occidentale della Marsica, in una zona detta piani Palentini, poco distante dai confini tra Abruzzo e Lazio. Il paese è posizionato sulle pendici del monte Civita, a 740 metri di altezza. Non lontano dal centro abitato, si trovano la stazione sciistica di Marsia (Tagliacozzo), posizionata lungo la catena dei monti Carseolani sulle pendici orientali del monte Midia (1737 metri), e la località residenziale della Piccola Svizzera lungo la strada che sale a Cappadocia.

Il fiume Imele attraversa il territorio comunale, il quale comprende anche il Parco geologico risorgenti dell'Imele.

Clima

Tagliacozzo è caratterizzata da un clima mediterraneo, con inverni rigidi ed estati che possono attraversare periodi moderatamente caldi. Le temperature minime sono piuttosto basse, ed è comune a molte località abruzzesi dell'interno montano. La temperatura dell'aria media annua è di 10,8°C, con il mese più freddo a gennaio, con una media di 2,5°C e il più caldo a agosto con 19,6°C. La temperatura massima registrata a Tagliacozzo corrisponde a 40,0°C, mentre la più bassa a -27 nella località di Marsia.

La piovosità è di circa 970mm annui distribuiti in 102 giorni di precipitazione. La stagione più piovosa è l'autunno, seguita dall'inverno e dalla primavera, in cui sono frequenti e talvolta copiose le nevicate. L'estate non è particolarmente asciutta, essendo segnata da quasi 130mm di pioggia in 18 giorni piovosi.

Origini del nome

Diverse le ipotesi relative all'origine del nome del comune abruzzese. Quella più accreditata fa derivare il toponimo da due termini latini: "Talus" e "Cotium", ovvero taglio nella roccia. Il borgo si è, infatti, sviluppato alle pendici del monte Civita, cima separata da una fenditura dal monte La Difesa.

Storia

Origini

Il territorio di Tagliacozzo fu abitato nell'antichità dagli Equi, posti al confine settentrionale dei Marsi. Si trovano cenni storici di un abitato, nella contemporanea località di Altolaterra, le cui origini risalgono all'XI secolo. Prima di allora, si sono ritrovati, in alcuni testi imperiali dell'età carolingia del 964 e del 998, riferimenti alla Chiesa e al monastero dei Santi Cosma e Damiano, con la nota "in Heloritu" (situato cioè in un bosco di Laurus nobilis). Prima ancora di ciò, sussistono tracce di insediamenti in grotte, alcuni risalenti all'epoca neolitico e all'età del Bronzo. Il centro abitato si sarebbe sviluppato attorno a tre parrocchie: San Nicola, Sant'Egidio e San Pietro, nella parte alta dei monti Monte Aurunzo e Civita che sovrastano la città contemporanea.

Visitare Tagliacozzo

Tagliacozzo, oltre ad essere un centro di grande importanza storica, è anche caratterizzato dalla bellezza del suo territorio. La città vanta numerose bellezze naturalistiche come ad esempio il Parco geologico risorgenti dell'Imele. Inoltre, i borghi antichi offrono un'esperienza unica, con la presenza di importanti vestigia storiche come il Castello Ducale, oggi sede del Comune, la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Cattedrale di San Giacomo e numerose chiese e palazzi storici.

Non perdete poi l'occasione di assaggiare i prodotti tipici, tra cui spiccano la salsiccia di Tagliacozzo, i ceci di Villalago e il pecorino abruzzese.

Conclusioni

Tagliacozzo è, senza dubbio, una delle perle dell'Abruzzo, una città dalla storia millenaria e dal territorio incontaminato. Se amate la natura e la storia, non lasciatevi scappare l'occasione di visitare questo borgo medioevale in grado di regalare emozioni uniche. Siamo certi che apprezzerete ogni suo angolo, dalla bellezza delle colline verdi ai tesori storici conservati dalle chiese e dai palazzi del centro storico.

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Mercoledì 4 Mag 2022