Arni
Alla scoperta del paese di Arni
Ciao amici! Oggi vi porterò alla scoperta di Arni, la frazione più settentrionale del comune di Stazzema in alta Versilia. Nonostante la sua posizione avvolta dalle montagne, è possibile raggiungere il paese in diversi modi. Se provieni dalla Versilia, puoi passare attraverso il Foro o galleria del Cipollaio se arrivi da Seravezza, oppure arrivare da Massa attraverso il Passo del Vestito o costeggiando il torrente Turrite Secca in direzione Castelnuovo Garfagnana da Lucca.
Geografia fisica
Il paese è diviso in due parti: ''Arni di Sopra'', o ''Arni'' propriamente detto, e ''Arni di Sotto'', più a fondo valle, detto anche ''Campagrina''. Arni si trova sul versante garfagnino alle sorgenti del torrente Turrite Secca, a nord-est del Monte Altissimo, poderoso bastione delle Alpi Apuane. La località è identificabile come la località più piovosa delle Alpi Apuane con una media annuale prossima a 3100 mm/annui e numerosi sono gli anni in cui l'accumulo ha superato i 4000mm.
Popolazione
Negli ultimi anni Arni ha visto un forte spopolamento, ma la sua bellezza e la particolarità di essere la località più piovosa dell'intera catena montuosa ha attirato nuovamente l'attenzione dei visitatori. Nel 2003 gli abitanti censiti erano 256, ma nell'agosto 2014 la popolazione è scesa a 185 anime di cui 2 sono stranieri. La località detta "Le Gobbie" pur trovandosi a poche centinaia di metri dal centro del paese fa parte del comune di Seravezza e conta 9 abitanti. I cognomi più diffusi ad Arni sono: Cagnoni, Landi, Lorenzoni e Mattei.
Monumenti e luoghi d'interesse
La storia di Arni è ricca di avvenimenti e fatti legati soprattutto alla lavorazione e l'estrazione del marmo. Nel 1979 venne eretta una statua di Nostra Signora Maria, detta ''Madonna del Cavatore'', in alto sopra il paese, per la pericolosità in passato dell'estrazione del marmo, causa frequente di decessi tra i cavatori, spesso stessi abitanti di Arni. La si festeggia il 12 agosto, in ricordo dei caduti nell'estrazione del marmo. Di notte la statua è illuminata.
Nel 1822, pochi pastori provenienti da Vagli, costruirono un Oratorio intitolato a S. Agostino cui furono assegnati i molti beni del soppresso convento delle Agostiniane di Vagli Sotto. Quando la popolazione raggiunse il numero di 290 abitanti, con l'aiuto del Duca di Modena, si provvide ad ampliare la Chiesa. Il campanile fu costruito dagli abitanti tra il 1910 e il 1927: si trova al di sopra della chiesa a sinistra della canonica ed è formato da blocchi di marmo che gli uomini portavano la sera quando tornavano dalle cave. Il 19 gennaio 1947 venne eretta in parrocchia con smembramento da Vagli Sotto. Il riconoscimento civile si ebbe il 13 aprile 1948. Il più antico Libro è il Registro dei Morti dell'anno 1827.
Economia
In passato, Arni si sviluppava soprattutto grazie alle attività agro-pastorali, in particolare l'allevamento di Massese (pecore) che offrivano prodotti come latte, formaggi e lana. Oggi tale attività si è largamente diluita e gli alpeggi attorno ai monti Monte Penna di Sumbra e Monte Sella sono abitati da capre selvatiche e Ovis musimon.
Per lungo tempo l'economia del paese è stata legata all'escavazione del marmo in particolare del tipo bianco arabescato Faniello, anche se un tempo vi erano cave di Calacatta e del raro e più pregiato bianco statuario. Nonostante ciò, la particolarità del paese, la sua bellezza e le numerose attività culturali e di svago che lo circondano, stanno facendo di Arni una meta turistica sempre più apprezzata.
Siamo giunti alla fine della nostra visita guidata ad Arni, spero che abbiate apprezzato la bellezza di questo luogo incantato. Sarà un'esperienza indimenticabile visitare questo piccolo borgo, circondato dalla natura lussureggiante delle Alpi Apuane e dalla sua storia, intrisa di lavorazione del marmo. Venite a scoprirlo!