Sorbo Serpico
Sorbo Serpico: un tesoro segreto nella valle del Salzola
Sorbo Serpico è un comune della provincia di Avellino, in Campania, che conta 532 abitanti. Posizionato nella valle del torrente Salzola, è agevolmente raggiungibile sia dalla città di Avellino che dai paesi limitrofi. Sebbene possa apparire un piccolo borgo poco conosciuto, Sorbo Serpico ha molte bellezze nascoste da scoprire.
Scopriamo la bellezza del territorio
Uno dei motivi principali per cui Sorbo Serpico è un luogo da non perdere è la sua posizione. Si posiziona tra le estreme propaggini dei Monti Picentini a 807 metro sul livello del mare, infatti a visitare la città si può ammirare uno spettacolo incredibile, immersi nella natura, tra dolci declivi e fitti boschi di castagni.
Una piccola storia per raccontare il paese
Sorbo Serpico ha una storia molto antica. Il primo nucleo del paese fu costruito sul Monte Serpico, sulla fortificazione della Abellinum, ed aveva l'origine del nome dall'omonimo tempio Serapide. Si hanno riscontri storici del 901 come casale appartenente al Compsa. Nel tempo dei Normanni era un dominio dei conti di Avellino. Successivamente risulta come feudo delle famiglie Gesualdo (famiglia), Galeota e Della Marra. Nel 1656 la peste decimò la popolazione così che sorse, più in basso dell'antico nucleo, Sorbo- Serpico. Il centro di Serpico quindi andò sempre più spopolandosi a favore di Sorbo. La famiglia Brancaccio (famiglia),detenne poi il feudo di Sorbo Serpico fino all'eversione della feudalità. Nel Regno delle Due Sicilie il comune fece parte del Distretto di Avellino.
I simboli di Sorbo Serpico
Lo stemma del comune e il gonfalone furono concessi con decreto del presidente della Repubblica nel 2004.
Un patrimonio culturale da scoprire
Sul Monte Serpico, situato tra una vegetazione rigogliosa, sorgevano i resti dell'antico castello di Sorbo Serpico. La chiesa parrocchiale dei SS. Nomi di Gesù e Maria, edificata nel XVI secolo, situata al centro dell'abitato, è una delle costruzioni più importanti. Conserva affreschi attribuiti a Francesco Solimena e a Michele Ricciardi, un altare barocco attribuito a Cosimo Fanzago, un ''Cristo'' ligneo attribuito al Venuti e un soffitto ligneo cassettonato. Nel centro dell'abitato è presente il palazzo seicentesco appartenuto alla famiglia Brancaccio, a cui è annessa la settecentesca cappella della SS. Annunziata. Su una collina prospiciente l'abitato si trova invece la settecentesca cappella della Madonna della Neve.
La società sorbese
Il paese possiede una forte tradizione agricola, e nascono ortaggi e frutta caratteristici dell'Irpinia. Nel corso del '900 ha visto, come tanti altri comuni dell'Italia meridionale, molti dei suoi abitanti emigrare verso le maggiori regioni industriali dell'Italia e dell'Europa.
Infine un richiamo alla lingua e al dialetto
Accanto alla lingua italiana, nel territorio comunale di Sorbo Serpico è in uso il dialetto irpino. Un motivo in più per visitare il nostro paese, per imparare qualcosa di nuovo e per apprendere l'altra faccia dell'Irpinia, quella più autentica e radicata.