Lugagnano
Lugagnano: un borgo dalle origini incerte
Lugagnano è una frazione del comune di Sona, il borgo più popoloso con 9.035 abitanti, ma dall'origine incerta del toponimo. Le uniche altre località che lo portano sono Lugagnano Val d'Arda e Cassinetta di Lugagnano, mentre toponimi simili ma con etimo differente sono Lughignano, Lugugnana e Lucugnano. L'etimologia di Lugagnano ha diverse ipotesi, tra cui "Lucus Jani" per bosco e radura dedicati a Giano, divinità latina, ma il culto di Giano non si riscontra nel veronese. Un'altra ipotesi è "Lucus Anneianus" per bosco e radura dedicati ad Anneio, accettata dal comune di Lugagnano Val d'Arda o da "Lucanianus" derivato da "Lucano o dalle gens lucana", possibile anche per Cassinetta di Lugagnano.
Storia di Lugagnano
Ritrovamenti
Il territorio intorno a Lugagnano ha visto vari ritrovamenti di reperti preromani tra cui il più importante è la "spada di Verona" trovata nel 1672 a Ca 'di Capri presso un sepolcro in cui sono state trovate quattro semisfere, probabilmente parti di uno scudo. Secondo alcune studi più recenti la spada sembra essere un attizzatoio votivo, come confermato dall'iscrizione etrusca traducibile in "dono offerto per Remie Hirafasuva e così per Velisane". Altri sostengono che la spada sia stata rinvenuta nello stesso luogo dove si svolse una battaglia tra Gaio Mario e i Cimbri nel 102 a.C. raccontata da Paolo Diacono.
Nascita del borgo
Lugagnano viene menzionato per la prima volta nel testamento dell'arcidiacono Pacifico del 9 settembre 844. La zona, tuttavia, era poco abitata e utilizzata per il pascolo a causa dell'aridità del terreno. Nel Cinquecento venne introdotta la coltivazione del Morus che portò all'attività della Bac di seta e nel tempo la zona si popolò. Nel documento fiscale si legge della coltivazione di mais, frumento, avena, miglio, grano, orzo, segala, ortaggi e vino, anche se in bassa quantità e qualità. Nel 1712, Lugagnano ottenne la concessione di costruire la propria chiesa, dedicata ai santi Anna e Bernardo. Nel 1797 venne creata una parrocchia separata da quella di San Massimo (Verona) e la chiesa venne ampliata.
Ottocento
Lugagnano fu protagonista delle prime scaramucce tra soldati piemontesi e austriaci durante la Prima Guerra d'Indipendenza italiana. Nel paese si rifugiarono 1500 soldati austriaci alla fine di aprile dopo che il loro tentativo di occupare la pianura fu scoperto e annullato dall'attacco delle truppe piemontesi.
Conclusioni
Lugagnano è un borgo incantevole con una storia ricca, ma ancora in gran parte da scoprire. Il toponimo è affascinante, così come i vari ritrovamenti attraverso i quali si può scoprire qualcosa in più delle vicende passate. La località, tuttavia, si è sviluppata e oggi è considerata il borgo più popoloso del comune di Sona con una grande varietà di colture. I suoi paesaggi incantano e la sua storia affascina, facendo di Lugagnano una località imperdibile per chi vuole visitare il veronese.