Siliqua
Benvenuti a Siliqua, il paese del baccello!
Siliqua, chiamata anche ''Silìcua'' nella lingua sarda, è un piccolo comune della provincia del Sud Sardegna, situato nella valle del Cixerri. La città deve il suo nome alla parola latina ''siliqua'' che significa baccello. In questa zona della Sardegna, la parola ''siliqua'' viene usata anche per indicare un pezzo di frutto, come ad esempio un spicchio d'arancia o di limone.
La storia di Siliqua è molto antica e si possono trovare tracce di frequentazione umana risalenti al periodo prenuragico e nuragico. In epoca fenicio-punica vennero edificati degli insediamenti nella zona di ''Medau Casteddu'', dove è stato rinvenuto anche un'area necropolare. Durante il periodo romano, in questa zona passava un importante acquedotto che arrivava fino a Cagliari, l'odierna capitale della Sardegna.
Dalle guerre medievali alla fine del sistema feudale
Durante il medioevo, Siliqua faceva parte del Giudicato di Cagliari e sorgeva il castello di Acquafredda, fatto edificare dai marchesi Lacon-Massa, ultimi giudici di Cagliari. Alla caduta del giudicato nel 1258 il castello ed il borgo passarono alla famiglia pisana della Gherardesca. Il castello passò sotto il diretto controllo del comune di Pisa e del giudice di Arborea suo alleato nel 1295. Tuttavia, nel 1324 fu assalito dagli aragonesi, che lo ebbero alcuni anni dopo, in seguito alla conquista aragonese della Sardegna. Nel 1412 il territorio venne dato in feudo dal re d'Aragona Ferdinando I d'Aragona ''il Giusto'' a Pietro Ogter. Successivamente, Siliqua fu incorporata nel marchesato di Villacidro e Palmas. Infine, fu riscattato nel 1839 ai Bon Crespi di Valdaura, ultimi feudatari, con la soppressione del sistema feudale, divenendo così un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

I simboli di Siliqua
Lo stemma del Comune di Siliqua rappresenta il colle, dichiarato monumento naturale nel 1993, su cui sorge il Castello di Acquafredda, appartenuto alla famiglia di Ugolino della Gherardesca, ricordato da Dante nella ''Divina Commedia''. Il gonfalone del paese, invece, è un drappo di bianco.
I monumenti e i luoghi d'interesse
Siliqua offre numerosi posti da visitare durante una visita alla città. Innanzitutto, la città presenta numerose ''domus de janas'', delle tombe preistoriche scavate nella roccia. Il monumento principale del paese è il Castello di Acquafredda, un castello risalente al XIII secolo che domina la valle del Cixerri. Il castello è collegato a vista ai manieri di Gioiosaguardia a Villamassargia, di Baratuli a Monastir e di San Michele a Cagliari. Il castello deve il suo nome alla sorgente d'acqua che sgorga sulla collina.
Inoltre, la città dispone di numerose chiese di epoca Aragonese. Tra queste, sono da visitare la Chiesa di Sant'Anna, la Chiesa di Sant'Antonio da Padova, la Chiesa di San Giorgio Martire, la Chiesa di San Giuseppe Calasanzio e la Chiesa di San Sebastiano.
Siliqua è circondata anche da campagne ricche di fauna e flora, tra cui Campanasissa e il monte Arcosu (che dà il nome alla Riserva di Monte Arcosu). Sono disponibili anche diverse escursioni naturalistiche su prenotazione che attraversano i monti circostanti la città.
Conclusioni
In sintesi, Siliqua è un piccolo paese che offre numerose attrazioni storiche e naturalistiche ai suoi visitatori. La città, oltre a rappresentare una tappa ideale per chi cerca di scoprire le bellezze della Sardegna, offre anche molte opportunità per gli amanti della storia e della natura. Venite a visitare Siliqua e lasciatevi incantare dalla bellezza del baccello e dalla storia millenaria di questa città incantevole.
