Siligo

Scopriamo Siligo: un comune in provincia di Sassari

Ciao a tutti! Oggi voglio presentarvi un piccolo comune situato in provincia di Sassari, in Sardegna: Siligo. Siligo conta circa 792 abitanti ed è situato nell'antica regione del Meilogu. In questo testo vi parlerò della geografia fisica, delle origini del nome della città e della sua storia.

Siligo: storia, geografia e origini del nome di un comune sardo

Geografia fisica

Territorio

Siligo si trova nella regione agraria numero 6 - Colline del Meilogu. Il territorio si estende su più di 4.000 ettari ed è caratterizzato da diversi rilievi di origine vulcanica, tra cui il Monte Santo, che è alto 733 metri ed ha una caratteristica forma troncoconica (mesa), il Monte Percia e il Monte Ruju, da cui si dipartono i dicchi di dimensioni notevoli chiamati ''Su Muru 'e Ferru''. Inoltre, c'è il monte Sant'Antonio, alto 599 metri, che è un'importante propaggine nord-ovest del più vasto plateau basaltico denominato Monte Pelau.

Origini del nome

Il nome Siligo deriva dal latino "siligo-ginis", che significa "buone messi". Questa parola si può trovare comunemente nei campi commerciali per indicare un tipo di "frumento di prima qualità". Tuttavia, la vera origine del nome della città non ha nulla a che fare con questa parola. Secondo i Condaghe e i vari documenti che arrivano fino all'epoca moderna, il nome del comune è stato registrato in diverse forme, tra cui Siloque, Siligue, Siloce, Silogi, Siloke, Siloque, Silighis, Siliche, Siloche, Sjloghe, Silogue, ecc.

Storia

L'area in cui sorge Siligo era abitata già nell'epoca nuragica in Sardegna, come dimostra la presenza di numerosi Nuraghe nel territorio, e in epoca romana, grazie alla presenza di alcuni edifici nel Parco archeologico di Mesumundu. In quest'area, recenti ritrovamenti hanno testimoniato la presenza continuativa di una consistente popolazione rurale che si era insediata nell'area delle terme dismesse, confermando che "Mesumundu è stato un villaggio rurale tra il V secolo e il VII secolo".

Dal basso medioevo, Siligo fece parte della Curatoria di Meilocu nel Giudicato di Torres. A seguito dell'arrivo di un gruppo di monaci dall'abbazia di Montecassino, che si insediò presso la chiesa di Nostra Signora di Mesumundu e la chiesetta, ubicata sul tavolato di monte Santu, intitolata ai santi Elia ed Enoch, Siligo conobbe una breve fioritura economica. In seguito, la città passò nelle mani dei vari mercanti genovesi e pisani.

Nella prima fase del villaggio si manifestò la presenza di villaggi gemelli o a grappolo, nella zona attuale del villaggio, con due agglomerati denominati "Cherchedu" e "Siloghe" (quest'ultimo ubicato alle pendici della collina dove sono visibili gli esigui resti del Nuraghe Su Runaghe), che ben presto costituirono un unico centro, prendendo l'attuale nome di Siligo. Inoltre, nell'intervallo 1485-1627, nei vari censimenti spagnoli è testimoniata l'esistenza di "Biddanoa".

In conclusione, se siete appassionati di storia e di antica cultura, Siligo è il posto giusto per voi. Con le sue origini nuragiche, romane e la presenza di un'abbazia, Siligo è un melting pot di diverse culture e tradizioni che vale la pena scoprire.

Sofia Greco
Scritto da Sofia Greco
Aggiornato Martedì 30 Ago 2022