Cendon
Cendon: la storia della sua origine
Cendon è una frazione del comune di Silea in provincia di Treviso, ma la sua origine è ancora oggi oggetto di dibattito. Il toponimo antico era ''Zendono'', che qualcuno ha ricollegato a "dono a Zeno", in riferimento a una donazione all'Abbazia di San Zeno (Verona) di Verona. Tuttavia, oggi viene pronunciato popolarmente ''Sendon''. Questo ha fatto pensare a un'origine lingua gallica, poiché sembra un composto di ''seno'' ("vecchio") e ''dunon'' ("recinto"), indicando quindi villaggio fortificato. La presenza dei Galli, giunti nell'area paleoveneti a partire dal IV secolo a.C., non sembra essere stata particolarmente forte in questa zona. Se quindi venisse confermata l'ipotesi celtica, potrebbero essere avanzate due spiegazioni: o Cendon rappresentava effettivamente un piccolo insediamento di Galli, oppure la lingua di questi ultimi sarebbe stata acquisita dai Veneti in seguito ai numerosi contatti.
Citato per la prima volta nel 1178, ebbe una ''comune rurale''.
I monumenti e i luoghi d'interesse
Cendon è noto per i suoi monumenti e luoghi d'interesse. La chiesa parrocchiale, dalle origini molto antiche, ha forme secentesche, ma è stata più volte restaurata. L'ultima consacrazione è del 1859. Le campane del campanile provengono dalla Chiesa della Pietà di Venezia.
Ma non è solo la chiesa ad attirare l'attenzione a Cendon. Anche la campagna è caratterizzata dalla fitta presenza di ville venete. Tra queste, la Villa Barbaro, detta in passato "Ca' Vecchia", citata per la prima volta in una mappa della fine del XVII secolo. La costruzione sorge in una zona tutt'oggi notevole dal punto di vista paesaggistico, con il parco affacciato al Sile e di fronte al porto fluviale di Casier. Il corpo centrale è molto compatto. Ai due piani originali è stato aggiunto, al di sopra della cornice di gronda, un volume centrale con timpano su cui è posto lo stemma dei Barbaro. Sulla facciata a sudovest spicca il poggiolo in pietra del secondo piano.
Ci sono altre ville degne di attenzione a Cendon, come la Villa Memmo, della fine del XVII secolo, che era in origine un edificio grandioso di cui restano solo l'ala nord e l'oratorio di San Pietro. La Villa Fanio, settecentesca, conserva il muro di cinta che racchiudeva il brolo, vale a dire l'area del giardino coltivata a frutteto. La Villa Colotti, di origine settecentesca, fu rimaneggiata profondamente nell'Ottocento. La Villa Pisani, della fine del XVII secolo, è nota per l'oratorio di Sant'Antonio che ospitò alcuni malati durante un'epidemia nel 1866. Oggi resta la sola barchessa. La Villa Maderni, della fine del Seicento, invece, è divenuta un condominio. Infine, la Villa Valier, risalente alla seconda metà del XVI secolo, si affaccia sul Sile.
Conclusioni
Cendon è una frazione che vanta importanti monumenti e luoghi d'interesse e che testimonia la storia antica di questa zona. Ci sono molte spiegazioni sulla sua origine e dunque molte esplorazioni da fare. Gli appassionati di storia, di arte e di architettura avranno l'opportunità di trovare molto da scoprire.