Senorbì

Senorbì: Il paese della Trexenta

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di un piccolo comune nel Sud della Sardegna, chiamato Senorbì, o come lo chiamano in lingua sarda, Senobrì. Con una popolazione di 4839 abitanti Senorbì è il principale centro della zona della Trexenta e si trova a circa 40 km a nord di Cagliari. Il paese è diviso in due frazioni, Arixi e Sisini, e offre ai visitatori numerose attrattive naturali e storiche.

Geografia fisica

Il territorio di Senorbì è caratterizzato dalla presenza di due corsi d'acqua, il Rio Santu Teru e il Rio Cardaxius, che si uniscono vicino al ponte sulla Strada statale 547 di Guasila.

Senorbì: Storia e bellezza della Trexenta.

Storia

La storia di Senorbì risale alla preistoria, con la presenza di antiche civiltà protostoriche come quella delle isole Cicladi, come testimoniato dal ritrovamento della celebre ''Mater Mediterranea'', un idoletto cicladico del III millennio a.C che rappresenta la dea madre. In epoca nuragica il territorio fu abitato con continuità, anche se oggi rimangono visibili solo tre nuraghi, a Sisini, sul piccolo colle di Simieri e sul monte Uda. Importante reperto archeologico di età nuragica è il Miles Cornutus conservato nel Museo archeologico nazionale di Cagliari. I primi documenti scritti in cui appare il nome di Senorbì risalgono al XII secolo, mentre durante il medioevo Senorbì appartenne al Giudicato di Cagliari e alla curatoria della Trexenta.

Senorbì nei secoli

Dopo la caduta del Giudicato di Cagliari nel 1258, il territorio passò per breve tempo al Giudicato di Arborea, e poi alla repubblica di Pisa nel 1295, in feudo ai Visconti di Pisa. Nel 1324 il paese passò agli aragonesi insieme con i centri delle ex curatorie di Trexenta e di Gippi. Nel 1326, Senorbì fu lasciato in feudo al comune toscano che continuò ad amministrarlo almeno fino al 1365. Con il passaggio sotto il controllo catalano-aragonese, Senorbì visse la guerra tra Giudicato di Arborea e il Regno di Aragona fino al 1409, quando il Giudicato di Arborea fu definitivamente sconfitto nella battaglia di Sanluri. Nel 1421, il villaggio fu dato in amministrazione a Giacomo de Besora che nel 1434 ne ottenne la concessione feudale. Nel 1497 il paese fu unito alla contea di Villasor, feudo di Giacomo de Alagón, e nel 1594 la contea fu trasformata in marchesato. Nel 1681, il paese fu colpito duramente dalla peste, che decimò la popolazione.

Senorbì, infine, è stata protagonista di un importante evento nel 1939: la festa del Redentore. Il paese, in segno di riconoscenza pel la fine di un'epidemia di malaria, ha realizzato una grande festa popolare, che si ripete ancora oggi ogni anno, coinvolgendo i cittadini e i turisti che decidono di visitare il paese.

Conclusioni

Senorbì rappresenta la storia e la tradizione della Sardegna, con i suoi antichi reperti archeologici e il suo passato medievale. Un paese che offre ai visitatori la bellezza naturalistica della Trexenta e la cordialità della gente locale. Venite a visitare Senorbì e lasciatevi incantare dal suo fascino millenario.

Sara Esposito
Scritto da Sara Esposito
Aggiornato Martedì 29 Nov 2022