Savignone
Il Castello di Savignone: storia e leggende
Il Castello di Savignone è un antico complesso edilizio che un tempo era non solo una fortezza inespugnabile, ma anche una residenza padronale per illustri signori genovesi. Posto sull'alto di una collina, il Castello si affaccia sulla valle e sul comune omonimo, come se volesse preservare la sua maestosità. Il Castello ha visto molte battaglie e assedi, ed è ricco di leggende che ne raccontano la storia.
Architettura
Il Castello, oggi in rovina, è stato edificato su un roccione di rocce sedimentarie clastiche, il Conglomerato di Savignone, che sovrasta il comune dall'alto dei suoi 150 metri. La struttura del Castello è ben conservata, nonostante le sue mura oggi siano parzialmente distrutte. La muraglia è rafforzata a meridione da una torre semicircolare, mentre dall'altro lato è difesa naturalmente dal precipizio.
La torre, collocata all'estremo meridionale, è massiccia e ha una forma a ferro di cavallo, cioè rettilinea all'interno e circolare all'esterno delle mura. Questa tipologia, adatta a sostenere l'assalto delle prime bocche da fuoco, è affine a quella delle quattro torri che affiancavano il vicino Castello di Montoggio, nella ristrutturazione di quest'ultimo da parte di Sinibaldo Fieschi. Al suo interno, la torre conserva ancora un tratto di scala e resti degli incavi dei camini ai piani primo e secondo.
Struttura
Il Castello è diviso in due livelli in alzato, in base al terrapieno del bastione e agli ambienti sotterranei o seminterrati ad esso collegati. Sulla piazza scoperta, dove si radunavano i militi, si trova il cortile che si raggiunge attraverso una stretta scala che proviene dai sotterranei. Nella parte settentrionale del Castello, troviamo i resti dell'abitazione padronale, con le finestre ampie e a elevata altezza.
I sotterranei, situati nella puddinga, sono stati creati per ospitare i soldati e una cisterna per l'acqua. L'ambiente è formato da un ampio stanzone che era riservato ai soldati, chiuso da due lati dal muraglione perimetrale.
Riqualificazione
L'ultimo proprietario del Castello è stato Nicoletto Crosa di Vergagni, erede dei Fieschi dal matrimonio con Carlotta Fieschi. Attualmente, la struttura è di proprietà comunale. Sfortunatamente, il Castello si trova in rovina e sta subendo i lavori di restauro. L'Amministrazione Comunale di Savignone ha avviato i lavori di messa in sicurezza e di riutilizzo funzionale del Castello. Il restauro, che riguarda il vano voltato d'ingresso, la corte e la torre a ferro di cavallo, è volto a salvaguardare quanto rimane del rudere e riqualificare l'edificio, rendendolo idoneo ad ospitare eventi, mostre e manifestazioni, restituendolo alla cittadinanza come simbolo del Comune.
Conclusioni
In sintesi, il Castello di Savignone è stato un importante centro storico tra il XII e il XIII secolo e oggi rappresenta un simbolo importante del Comune. Con la sua storia e le sue leggende, il Castello è diventato una destinazione turistica popolare nel corso degli anni, attirando visitatori da tutta Italia. Speriamo che, grazie ai lavori di restauro in corso, il Castello possa continuare a rappresentare uno dei luoghi più suggestivi e carichi di storia della Liguria.