San Sperate

Scopriamo San Sperate, un tesoro della Sardegna

Introduzione

San Sperate è un villaggio pittoresco situato nella provincia del Sud Sardegna ed è il tesoro nascosto della Sardegna. Con una popolazione di poco più di 8000 persone, questo piccolo comune sembra essere una tappa tranquilla nella regione. Ma a dispetto delle apparenze, San Sperate è un luogo con una lunga e affascinante storia, che ha lasciato i suoi segni nel paesaggio circostante. Un luogo che merita di essere scoperto e ammirato.

San Sperate: tesoro di arte, storia e gastronomia sarda.

Storia di San Sperate

Dai primi insediamenti alla dominazione romana

La storia di San Sperate ha le sue radici nel XVIII secolo a.C. Come dimostrano numerosi scavi archeologici, la zona era abitata e coltivata già da allora. A quel tempo, gli abitanti vivevano soprattutto di agricoltura e di caccia. Vi erano anche attività artistiche come la produzione di ceramiche e la lavorazione dei metalli.

Uno dei reperti più preziosi ritrovati risale all'età del Bronzo, ovvero al XIII secolo a.C. Si tratta di oggetti votivi utilizzati per la celebrazione di antichi culti religiosi. Ci sono anche tracce di un nuraghe che fungeva da vedetta e da rifugio fortificato, insieme a numerosi pozzi per l'approvvigionamento idrico.

San Sperate ha anche subito la dominazione punica tra il IV secolo a.C. e il III secolo a.C.. Nel 1876, durante uno degli scavi archeologici, è stata ritrovata la maschera ghignante, che è unica nel suo genere per la pregevole fattura. Un altro reperto, l'antico modellino di nuraghe, è oggi conservato al Museo archeologico nazionale di Cagliari.

Dalla dominazione vandalica al medioevo

Tra il 455 e il 533 d.C., il paese subì la dominazione vandalica, seguito da quello romano tra il III secolo a.C. e il V secolo d.C.. Nel periodo successivo, dal VI secolo fino all'occupazione pisana nel XIII secolo, l'importanza di San Sperate declinò gradualmente. Tuttavia, in questo periodo vennero costruite due chiese in architettura romanica, dedicate a santa Lucia e a san Giovanni.

Attrazioni turistiche di San Sperate

San Sperate è inegualmente famosa per le sue opere d'arte contemporanea. Infatti, il paese può essere definito un museo a cielo aperto. Le vie sono adornate da murales che rappresentano la vita quotidiana, la natura, l'arte e la cultura della Sardegna. Il progetto "Paese Museo" nasce nel 1986, grazie alla collaborazione tra il sindaco di allora, Pinuccio Sciola, e il pittore e scultore Efisio Sanna. Oltre ai murales, si possono ammirare le innumerevoli sculture che adornano le vie e le piazze del paese. La collaborazione tra gli artisti e gli abitanti del villaggio ha creato un'opera d'arte vivente che racconta la storia del paese, delle persone che lo abitano e della sua cultura.

La gastronomia di San Sperate

Come ogni città italiana che si rispetti, anche San Sperate ha una cucina tradizionale. Uno dei piatti più famosi è la "pasta e zucca", una ricetta semplice e gustosa a base di spaghetti e zucca, che si aggiudica il primo posto tra i piatti tipici del paese. Non si può andare via senza aver provato la "pistoccu", una sorta di pane tradizionale fatto a mano e cotto al forno a legna. Inoltre, il paese è noto per la produzione di un ottimo vino, tra cui il famoso Nuragus.

Eventi annuali di San Sperate

San Sperate celebra ogni anno il Carnevale, uno degli eventi più attesi dell'anno, con sfilate di caratteri allegorici, accesi balli e giochi. Ogni estate si tiene la festa di Santa Lucia, con processioni, balli e spettacoli pirotecnici. Inoltre, la festa del Santissimo Salvatore, che cade ogni 6 agosto, è un'occasione per la gente del paese di riunirsi e festeggiare insieme.

Conclusioni

San Sperate è davvero un tesoro nascosto della Sardegna, con una lunga e affascinante storia che merita di essere scoperta. Il villaggio è noto soprattutto per le sue opere d'arte contemporanea, i deliziosi piatti tradizionali e le feste uniche. Se stai pianificando una visita in Sardegna, fai un salto a San Sperate e scopri tutto ciò che questo splendido paese ha da offrire.

Sara Esposito
Scritto da Sara Esposito
Aggiornato Domenica 14 Ago 2022