San Pietro di Caridà

Benvenuti a San Pietro di Caridà, un gioiello nel cuore della Calabria

San Pietro di Caridà è un piccolo comune italiano della città metropolitana di Reggio Calabria, situato tra le colline dell'entroterra calabrese. Con i suoi 994 abitanti, questo paese incorniciato da boschi e ruscelli offre una pace e un fascino unici. In questo testo vi condurremo alla scoperta della storia, della geografia e delle curiosità di questo splendido comune.

Geografia fisica

Il comune di San Pietro di Caridà si estende su una superficie di circa 48,08 km², con il centro abitato capoluogo posto a circa 325 metri sul livello del mare. Il territorio è prevalentemente collinare, attraversato da corsi d'acqua come i fiumi Fermano, Marepotamo, Metramo e i torrenti Maranina, Cicciarella, Fiumarolo, Melanda e Torno. Interessanti dal punto di vista paesaggistico sono il Fosso dei Morti e la valle Carýa, mentre la diga del Metramo è presentata come importante punto di riferimento.

La presenza nel territorio del distretto sismico chiamato Le Serre, unitamente all'irregolarità morfologica, rendono il territorio ad alto rischio sismico e idrogeologico, anche se la bellezza del paesaggio non ne risente.

San Pietro di Caridà: natura, storia e tradizioni in Calabria

Origini del nome

Il nome del comune San Pietro di Caridà deriva dalla fusione dei nomi dei due comuni precedenti, Caridà e San Pier Fedele, avvenuta nel 1928. Caridà, il nome originario del casale derivava dal greco Caris (charis), che significa un luogo caritatevole, ricco di misticismo e di venerazione, mentre San Pietro, invece, è un termine agionimico legato al Pietro apostolo, a cui è dedicata la chiesa di San Pier Fedele.

Storia

Il villaggio di Caridà, che sorgeva nell'attuale zona denominata Largo dei Nobili, è nato nella seconda metà del IX secolo d.C., durante l'età dell'Impero bizantino. In seguito, durante l'età feudale, il comune di San Pietro di Caridà è stato soggetto a diverse signorie nobiliari, tra cui Sanseverino, Lauria e Ruffo di Montalto. Dal 1421 invece, è passato sotto i possedimenti dei Marchesi d'Arena, per poi essere dominato dai De Sylva principi di Eboli dal 1593 al 1806, anno in cui fu abolito il sistema feudale.

Cenni di archeologia

Nella zona di San Pietro di Caridà, sono stati rinvenuti reperti risalenti alla Magna Grecia, come monete e ceramiche, tra i quali spiccano quelli riferiti alla città di Capua. Inoltre, nella parte alta del paese, nella frazione di Garopoli, sono ancora presenti resti di strutture megalitiche.

Luoghi d'interesse

Tra i luoghi d'interesse della zona, è possibile visitare la chiesa di San Pier Fedele, di stile neoclassico, e la chiesa di San Pietro, costruita intorno al X secolo d.C. e successivamente ristrutturata. Inoltre, la diga del Metramo offre la possibilità di immergersi in un ambiente naturale e ammirare lo splendore delle montagne e dei ruscelli circostanti.

Economia e tradizioni

Nell'economia del comune di San Pietro di Caridà, rivestono particolare importanza l'agricoltura, con la produzione di olive, uva e frutta, e il turismo, grazie alla bellezza del paesaggio e alle attività di escursionismo e trekking.

Per quanto riguarda le tradizioni, si svolgono diverse festività durante l'anno, come la celebrazione del patrono San Pier Fedele il 1° giugno, la Festa della Madonna Immacolata il 7 e 8 dicembre e la Festa della Castagna nel mese di ottobre.

Conclusioni

San Pietro di Caridà è un comune incantevole, dove la natura e la storia si fondono in una miscela unica che incanta i visitatori. La bellezza del territorio, le tracce della Magna Grecia e le tradizioni locali fanno di questo paese un piccolo gioiello da scoprire. Se volete scoprire l'autentica Calabria e immergervi nella pace e nella serenità delle colline, San Pietro di Caridà è la meta giusta per voi.

Giovanni Rinaldi
Scritto da Giovanni Rinaldi
Aggiornato Sabato 17 Set 2022