San Marco in Lamis
Scopri i conventi francescani di San Matteo e Santa Maria di Stignano
Se siete alla ricerca di un luogo di culto e di preghiera, non potete non visitare i due conventi francescani di San Matteo e di Santa Maria di Stignano, situati lungo la “Via Sacra Langobardorum”, antesignana della Via Francigena. La loro storia è intimamente legata a quella dei ''sammarchesi'' e della loro cittadina, San Marco in Lamis.
Santuario di San Matteo Apostolo
Il santuario di San Matteo Apostolo è un imponente monastero situato a circa un paio di chilometri a est di San Marco in Lamis, alle pendici del monte Celano (871 m). Non si hanno date certe sulla fondazione del santuario, probabilmente fondato dai Longobardi, ma sicuramente l'esistenza di una chiesa e di un ospizio erano cosa certa già dal V-IV secolo. La prima data certa nella quale il santuario viene menzionato nei documenti è quella del 1007.
Dopo i benedettini, il monastero passò nelle mani dei cistercensi dell'abbazia di Santa Maria di Casanova presso Villa Celiera per poi essere affidato ad alcuni abati commendatari. Una svolta si ebbe solamente più tardi, quando l'affidamento del monastero passò nelle mani dei frati minori osservanti, con bolla papale del 14 febbraio 1568. In questo periodo il monastero ricevette una reliquia proveniente dalla cattedrale di Salerno attribuita all'apostolo evangelista Matteo (un dente molare). Questo non fece altro che far aumentare l'afflusso di pellegrini che salivano sul monte Gargano.
Dopo la donazione della reliquia, il convento fu noto come convento di San Matteo, anche se ufficialmente il nome canonico resta ancora "convento di San Giovanni in Lamis". Negli ultimi secoli, il convento è sempre stato meta di pellegrinaggi, aumentati notevolmente negli ultimi anni dall'afflusso di visitatori alla tomba di San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo.
Il convento inizialmente doveva avere più le sembianze di una fortezza, grazie ai suoi contrafforti e alla sua posizione, quasi a controllo della valle dello Starale. Per quanto riguarda la facciata centrale, bisogna ricordare che fu munita della attuale scalinata nel 1838, la quale conduce all'ingresso che a sua volta conduce attraverso una serie di archi e vele al chiostro di forma rettangolare che ci rimanda a quello spirito benedettino che mostra le origini della costruzione.
Dal chiostro si può ammirare il loggiato cinquecentesco e il piazzale medievale alla cui sommità è posta una statua raffigurante l'Arcangelo Michele. Un lungo corridoio conduce alla chiesa a un'unica navata che presenta un presbiterio rialzato completamente realizzato con marmi policromi da maestri napoletani. Sui muri si notano i resti di affreschi medievali, tra i quali vi è la rappresentazione di San Francesco in visita sul Gargano e i resti di un Giovanni Battista. Lateralmente, vi sono degli altari minori di stile barocco realizzati con pietra di Monte Sant'Angelo dedicati a San Giuseppe, l'Immacolata Concezione, Sant'Antonio da Padova e San Giovanni Battista da cui si ha il nome canonico della chiesa. Nell'abside è collocato un coro in legno massiccio che alcuni ignoti frati minori del convento intagliarono nel 1600.
Convento di Santa Maria di Stignano
Il convento di Santa Maria di Stignano, situato sempre lungo la “Via Sacra Langobardorum”, è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi dei dintorni di San Marco in Lamis. Si trova a pochissimi chilometri dalla cittadina e offre uno splendido panorama sulla valle sottostante.
La sua fondazione risale al 1264 per volere dei frati francescani, che qui vissero anche dopo l'abbandono di San Giovanni in Lamis nel corso dell'Ottocento. Il convento ospitò, infatti, la comunità di frati minori fino al 1866, quando venne soppresso. Durante la Seconda Guerra Mondiale il convento fu abbandonato e lasciato in rovina, ma nel 2008 fu riaperto e restaurato.
Il complesso conventuale si articola intorno ad un'ampia corte quadrangolare, nella quale si trovava il pozzo, il forno e le stalle per gli animali. La chiesa del convento, dedicata a Santa Maria di Stignano, è posta al centro della corte e risale al XIV secolo. Al suo interno si trovano un presbiterio a forma rotonda e una curiosa cantoria a ridosso della parete. La chiesa ospita anche una piccola cappella dedicata a San Gerardo Maiella, patrono delle madri e delle donne in gravidanza.
Non perdete l'occasione di visitare questi luoghi di culto e preghiera dal fascino antico e immersi nella natura suggestiva del Gargano.