San Giusto Canavese

Una breve storia di San Giusto Canavese

San Giusto Canavese (noto anche come L Zerb in dialetto) è un comune della città metropolitana di Torino in Piemonte, con una popolazione di circa 3357 abitanti. Il territorio in cui si trova oggi il comune faceva parte del confinante comune di San Giorgio Canavese. Tuttavia, in seguito a numerosi litigi tra i due comuni, San Giusto è stata riconosciuta indipendente da San Giorgio nel 1778.

La lotta per l'indipendenza

La lotta per l'indipendenza di San Giusto Canavese è durata per almeno due secoli, durante i quali i due comuni si sono impegnati in numerose battaglie e conflitti. La rivalità tra le due comunità era di natura politico-religiosa e di classe: i San Giustesi erano costituiti principalmente da contadini, commercianti e piccoli proprietari terrieri, mentre i San Giorgesi erano rappresentati da nobili e artigiani del borgo del castello dei Biandrate.

Il nome Gerbo Grande di San Giorgio era quello del territorio in cui oggi si trova San Giusto Canavese. Con il passare dei anni, gli abitanti di Gerbo Grande, noti anche come gerbolini, hanno lottato per l'indipendenza del proprio comune e della propria parrocchia. La lotta è stata cruenta e violenta e ha comportato la separazione dalle due comunità, distanti solo 3 chilometri, e ha dato ai Sangiustesi il soprannome di Tirapere.

La lotta per l'indipendenza di San Giusto Canavese

Dal Gerbo Grande a San Giusto

Il 9 ottobre del 1778, il Re Vittorio Amedeo III ha emesso un decreto di smembramento che ha riconosciuto l'indipendenza di Gerbo Grande dal comune di San Giorgio. Nel 1779, con una patente del Re Vittorio Amedeo III, il nuovo comune è stato riconosciuto con il nome di San Giusto – scelto dagli abitanti come loro protettore. Nel 1862 il nome del comune è stato definitivamente modificato in San Giusto Canavese con un decreto del Re Vittorio Emanuele II per evitare confusioni con altri 'San Giusto' presenti sul territorio italiano.

La lotta per la propria parrocchia e il proprio parroco

Anche dopo aver ottenuto l'indipendenza amministrativa, i San Giustesi hanno continuato la loro lotta per avere una propria parrocchia e un proprio parroco. Le autorità di San Giorgio impedivano a San Giusto di avere un parroco, al fine di convogliare i fedeli (ed i loro oboli) nella propria parrocchia. La comunità di San Giusto stava già da una cinquantina d'anni costruendo una nuova chiesa barocca (chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano), ma il vescovo, su pressione dei nobili san giorgesi, non la riconosceva.

Il furto del crocifisso della chiesa di San Giorgio

Un episodio emblematico di questa rivalità è stato il furto del crocifisso della chiesa di San Giorgio, che avvenne nel 1750 durante le processioni religiose per la benedizione delle campagne. Il furto fu effettuato da un gruppo di gerbolini sul confine dei due paesi.

In conclusione, San Giusto Canavese è un comune nella città metropolitana di Torino, che ha una lunga storia di rivalità con il comune confinante di San Giorgio Canavese. Sebbene la lotta per l'indipendenza sia stata cruenta, oggi i due comuni coesistono pacificamente e condividono molti interessi comuni.

Ludovica Neri
Scritto da Ludovica Neri
Aggiornato Domenica 31 Lug 2022