San Cataldo
San Cataldo: vita e opere
San Cataldo nacque in una famiglia cristiana e ricevette un'educazione improntata alla preghiera, all'ubbidienza e allo spirito di sacrificio. Dopo la morte dei suoi genitori, decise di donare tutta la loro eredità ai poveri e si unì al monastero di Lismore in Irlanda, dove fu ordinato sacerdote e successivamente abate. Nel 670 fu ordinato vescovo e si recò in Terra Santa come pellegrino.
Secondo la leggenda, durante il suo soggiorno in Terra Santa, Gesù gli apparve e gli chiese di andare a Taranto per rievangelizzare la città, che era ormai in mano ai pagani. San Cataldo giunse a Taranto dopo un lungo viaggio e compì la sua opera evangelizzatrice, facendo abbattere i templi pagani e soccorrendo i bisognosi. Si recò anche in città limitrofe, tra cui Corato, di cui divenne patrono liberandola dalla peste.
Il santo morì a Taranto nel 685 e fu sepolto sotto il pavimento del duomo, come aveva voluto. La sua tomba fu ritrovata nel 1071 durante i lavori per la riedificazione della cattedrale, e le sue reliquie furono traslate in una nuova cappella, dove si trovano tutt'oggi.
Il culto di San Cataldo
Secondo fonti e bibliografie consolidate, la tomba di San Cataldo fu ritrovata il 10 maggio 1071 durante i lavori per la riedificazione della Cattedrale di San Cataldo di Taranto, distrutta dai saraceni nel 927. Il corpo del santo era contenuto in una tomba con una crocetta aurea celtica, su cui fu incisa la parola "CATALDVS".
Nonostante la leggenda del suo arrivo a Taranto per volere divino, la datazione della vita di San Cataldo lo colloca nel VII secolo, e la sua figura è molto venerata in diverse parti del mondo. In Italia, è il patrono di diverse città, tra cui Taranto, Lecce e Corato, e il suo culto si espande anche in Irlanda, dove passò gran parte della sua vita.
La festa di San Cataldo si celebra l'8 marzo, giorno della sua morte, e in questa occasione molte città italiane organizzano processioni, celebrazioni religiose e manifestazioni folcloristiche in suo onore.
La figura di San Cataldo oggi
La figura di San Cataldo continua ad essere venerata oggi, soprattutto nelle zone dove è patrono. La sua vita e la sua opera sono state oggetto di studio e approfondimento, e molti si ispirano al suo esempio di dedizione alla preghiera, all'ubbidienza e all'aiuto verso i bisognosi.
Il culto di San Cataldo si estende anche alle comunità irlandesi in Italia, che lo considerano una figura importante della loro storia e della loro fede. Inoltre, la sua figura è stata rappresentata in numerose opere d'arte, come affreschi, dipinti e sculture, testimonianza della sua importanza nella storia cristiana.
In un mondo che spesso sembra distante dalla spiritualità e dalla solidarietà, la figura di San Cataldo rappresenta un esempio di impegno per gli altri e per la fede. L'invito a seguirlo e a ispirarsi al suo esempio è ancora valido oggi, come lo era ai suoi tempi.