San Giorgio La Molara
Benvenuti a San Giorgio La Molara: geografia e storia
Ciao amici, oggi vi parlerò di San Giorgio La Molara, un delizioso comune che si trova nella provincia di Benevento, in Campania. Con i suoi 2772 abitanti, si trova su di un'altura a sinistra del fiume Tammaro, circondata dai suoi tributari Tamaricchio a nord e Drago a sud. Il territorio comunale è abbastanza vasto: si estende fino al torrente Ginestra, nell'alta valle del Miscano e conta con una superficie agricola utilizzata di ettari 4748,05.
La storia di San Giorgio La Molara
Prima dell'epoca romana, il territorio era abitato dalle popolazioni sannitiche. Gli studiosi non sanno con certezza quale tribù (Pentri o Hirpini) controllasse l'agro sangiorgese, ma probabilmente l'area dell'attuale San Giorgio era occupata dagli Hirpini. Nel XV secolo il comune apparteneva alla famiglia Gaetani dell'Aquila Aragona, che lo tramandò ai Carafa dei principi di Stigliano, ai Coscia e poi ai Caracciolo. Nel 1801, il cardinale Fabrizio Ruffo acquisì il comune fino alla fine della feudalità nel 1806. Nel 1626, San Giorgio fu elevato al titolo di Ducato. Nel XIX secolo, all'epoca del regno delle Due Sicilie, fu capoluogo di circondario nell'ambito del distretto di Ariano.
I monumenti e i luoghi d'interesse
Tra i principali monumenti di San Giorgio La Molara c'è il Castello di Pietramaggiore, un luogo fortificato di cui si hanno notizie a partire dal 1137. Dopo aver subito danni gravi dal Terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1456, il castello si ridusse a un casale e poi un feudo disabitato che gravitava sul vicino centro di San Giorgio. Oggi ne rimangono solo alcuni ruderi.
La geografia antropica
Il territorio di San Giorgio La Molara è composto da molte contrade, tra cui Pianella, Chiaia, Basaleone, Calise, Taverna, Campolongo, Cerracchio, Favali, Gelso, Perazzeta, Crocelle, Romiti, Noce Verde, San Lazzaro, San Pietro, Sant'Andrea, Cisterna, Centrale e Santa Cristina.
Economia
San Giorgio La Molara è famosa per la produzione di carne a indicazione geografica protetta, proveniente dai bovini di razza Marchigiana allevati sui suoi pascoli. Il comune conta anche su una notevole produzione di cereali, olive, e nocciole.
Spero che il mio racconto vi sia piaciuto e vi abbia incuriositi a visitare questo bellissimo comune in Campania. Vi aspetto per il prossimo viaggio alla scoperta di nuovi luoghi. Alla prossima!