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Le Valli di Comacchio: una zona umida protetta

Ciao amici! Oggi voglio parlarvi delle Valli di Comacchio, una bellissima zona umida protetta situata in Emilia-Romagna, tra le province di Ravenna e Ferrara. Quest'area è costituita da quattro valli: Lido di Magnavacca, Fossa di Porto, Campo (Comacchio) e Fattibello, oltre alla più piccola Valle Bertuzzi, situata a nord e separata da una striscia di terra. Le Valli di Comacchio costituiscono una delle aree umide più estese d'Italia ed è considerata una delle più importanti zone di sosta, riposo e svernamento per gli uccelli migratori.

Storia delle Valli di Comacchio

Vi siete mai chiesti come sono nate le Valli di Comacchio? Beh, si formarono intorno al X secolo a causa dell'abbassamento del suolo e dell'impaludamento della zona costiera al confine tra Emilia e Romagna. All'inizio, le valli erano riempite di acqua dolce, proveniente dai ricorrenti allagamenti e straripamenti dei fiumi vicini. Successivamente, a partire dal XVI secolo, l'area venne infiltrata progressivamente dall'acqua marina dell'Adriatico, trasformando così quest'area in valli salmastre che permane tuttora.

Il disalveamento graduale del fiume Reno, unito ad una serie di alluvioni non governate e al sisma del 1570, spostarono il corso principale del Po verso nord, diminuendo la portata d'acqua del Po di Volano e del Po di Primaro e impedendo il progressivo interramento detritico delle attuali Valli di Comacchio.

Le Valli di Comacchio: un'area umida protetta.

Il Consortium di San Giorgio

L'area del delta storico ferrarese fu sottoposta dal 22 dicembre 1605 al controllo e all'operato del 'Consortium di San Giorgio', un ente pubblico che ne bonificò progressivamente il territorio. Attraverso drenaggi e accordi di intervento successivi, la suddivisione oggetto di risanamento fu estesa a circa 120.000 ettari compresi tra il fiume Po di Volano a nord, il mare Adriatico a est, il fiume Reno ed il Po di Primaro a sud e ancora il Po a ovest. Tuttavia, le terre che formavano un'unica grande depressione in corrispondenza del territorio di Polesine di San Giorgio (oggi frazione 'Marrara') non si prestavano ad un agevole drenaggio. Una più efficace gestione idraulica per queste zone arriverà in seguito con il convogliamento delle acque effluenti dai terreni più elevati nel letto delle grandi linee idrauliche di bonifica che percorrevano l'area fino allo sbocco finale costituito dalle paludi di Comacchio.

Flora e fauna

Ad oggi, le Valli di Comacchio rappresentano uno dei più importanti siti di interesse naturalistico del nostro Paese, tanto da essere inserite tra le aree protette dell'Emilia-Romagna, testimoniando l'importanza di questa zona per l'intero territorio. Le Valli pullulano di specie animali e vegetali, alcune delle quali sono molto rare e protette, come ad esempio il tarabuso, una specie di rana presente solo nell'area del Delta del Po. Inoltre, la presenza di numerose specie di uccelli migratori, fa delle Valli di Comacchio un'importante zona di svernamento e riproduzione.

Come visitare le Valli di Comacchio

Se volete visitare le Valli di Comacchio, ci sono varie soluzioni a disposizione. Innanzitutto, ci sono le visite guidate che vi permetteranno di conoscere la natura e la storia di questa zona. Potrete inoltre noleggiare le barche e navigare lungo i canali delle Valli, ammirando così la bellezza del paesaggio dall'acqua. Altro modo per visitare questo luogo è a piedi o in bicicletta, percorrendo i sentieri e le strade lungo le Valli. Infine, potrete partecipare alle attività organizzate dal Parco regionale del Delta del Po, come escursioni a piedi, in bicicletta o in barca, degustazioni di prodotti locali e tanto altro.

Conclusioni

Le Valli di Comacchio sono un luogo unico e straordinario, uno dei pochi ecosistemi costieri ancora intatti in Europa, dove l'uomo e la natura vivono in armonia. Grazie alle sue numerose specie di flora e fauna, le Valli di Comacchio rappresentano un'importante risorsa e un patrimonio naturale da preservare e proteggere per le generazioni future. Non esitate a visitarlo, ne rimarrete affascinati!

Ludovica Neri
Scritto da Ludovica Neri
Aggiornato Lunedì 31 Ott 2022