San Donato di Ninea
San Donato di Ninea: alla scoperta del comune calabrese
Se siete alla ricerca di un piccolo comune rustico immerso nella natura, San Donato di Ninea è il luogo perfetto per voi! Con i suoi 1100 abitanti e la sua posizione privilegiata nella provincia di Cosenza, in Calabria, San Donato di Ninea vi sedurrà con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua storia antica.
Geografia fisica
San Donato di Ninea è localizzata nell'alto bacino del fiume Esaro, nel comprensorio di bonifica montana. Il suo territorio si estende per quattro quinti in montagna e per il rimanente in zona pre-montana. Il capoluogo è posizionato su uno sperone roccioso alle pendici del Cozzo del Pellegrino, la cima più alta del territorio di San Donato. La vista dall'alto è una meraviglia per gli occhi con l'altopiano di Campotenese davanti alle montagne del Massiccio del Pollino. L'altitudine del territorio varia dai 1987 metri del Cozzo del Pellegrino ai 180 metri sul livello del mare. Il Monte La Mula, alto 1935 metri senza alcuna via di comunicazione, rende difficile il contatto con i comuni limitrofi posti nel versante occidentale della Mula.
L'economia del comune è basata sui prodotti agricoli come i cereali, la frutta e le olive, ma anche sull'allevamento di bovini, ovini e suini. Sono inoltre presenti piccole industrie che producono manufatti in cuoio e vimini e laboratori artigiani specializzati nella lavorazione del legno e del settore conserviero.
Origini del nome
Il nome attuale del comune ricorda Ninea, un'antica città fondata dagli Enotri e subito "grecizzata". Secondo la descrizione del geografo greco Ecateo di Mileto, la città si trova tradizionalmente nel territorio di San Donato. Nel 1863, il consiglio comunale decise di cambiare il nome per evitare eventuali confusioni con altri comuni omonimi. Il nome San Donato di Ninea venne quindi adottato ufficialmente con decreto reale nel 1864.
Storia
La storia di San Donato di Ninea risale al Medioevo. Il nome "San Donato" appare per la prima volta in un diploma del luglio 1100 in cui viene menzionata l'abbazia di Santa Maria della Matina. Nel 1276, San Donato, con una popolazione di 464 abitanti, viene infeudato a Filippo Breton (o "Bridone"). Nel 1351 passa sotto il dominio feudale dei Sangineto, conti di Altomonte e Corigliano Calabro, e nel 1374 alla famiglia Sanseverino di Chiaromonte e Tricarico. Nel 1510, Bernardino Sanseverino concede San Donato e Policastrello in feudo a Francesco Sanseverino, barone di Calvera, dando così vita al ramo dei Sanseverino Duchi di San Donato.
Il dominio dei Sanseverino
Nel XVI secolo, San Donato vive il periodo di maggior splendore sotto il dominio dei Sanseverino. Il feudo di San Donato venne infatti concesso ai Sanseverino dall'ultimo figlio maschio di Bernardino, sia per i meriti militari acquisiti nella campagna di Albania, sia tramite la dote che Maria Aragona, sua moglie, aveva portato in dote. La famiglia dei Sanseverino trasformò San Donato in una perla dell'architettura e dell'arte, arricchendola di palazzi, chiese e castelli. Nel corso dei secoli, San Donato diventò uno dei feudi più forti della provincia di Cosenza, fino alla morte dell'ultima erede dei Sanseverino nel 1654, Anna, di appena nove anni. Il feudo venne incamerato allora dalla Reale corte di Napoli.
Conclusione
San Donato di Ninea è una località che vi rimarrà nel cuore per la sua bellezza e il suo fascino storico. Approfittate di una visita al territorio calabrese per immergervi nella natura e respirare l'atmosfera antica di San Donato di Ninea.