San Daniele Po
San Daniele Po: un po' di storia
San Daniele Po è un comune della provincia di Cremona, in Lombardia, situato sulla riva sinistra del Po. La città ha una lunga storia che inizia intorno all'anno 1000, quando i frati Benedettini del Monastero di Parma effettuarono numerose bonifiche al territorio.
In questo periodo si instaurò nel luogo una nobile famiglia, i Sommi provenienti da Cremona, che aveva buoni rapporti con il vescovo della diocesi di Cremona e il papa Niccolò II. La famiglia si era stanziata sulle rive del fiume, dando origine a una frazione di San Daniele, Sommo con Porto, il cui nome rimane l'unica eredità di questa famiglia. La famiglia Sommi ha costruito la propria ricchezza grazie all'agricoltura e si è trasferita a San Daniele perché c'era terra fertile. Questa dinastia regnava nel paese fino al 1647, quando le truppe Gallo-Estense saccheggiarono Cremona e stroncarono per sempre questa nobile famiglia.
Lo sviluppo di San Daniele Po
Il vero sviluppo urbano del paese avviene attorno al 1800, quando il territorio comunale fu ampliato da Napoleone unendogli campagne già parmigiane. In quegli anni San Daniele inizia a prendere forma e a sviluppare la propria ossatura; il centro del paese era via Cantone (chiamata ancora così), composta da circa 10 cascine e circa 100 abitanti.
Gli anni d'oro li abbiamo nel periodo che va dal 1850 a 1900, quando nel paese nasce la prima fabbrica, importante perché l'Acetificio Galletti è il più antico d'Italia (1871). Con la nuova fabbrica, il paese si arricchisce di persone, perché gli abitanti avevano già un proprio lavoro, quello dei campi, e quindi viene costruita la via Faverzani, che all'epoca era vista solo come una via che collegava il vecchio centro del paese ai primi paesi Casalaschi: difatti era chiamata la bassa di Casalmaggiore, ma ora è il centro del paese.
I proprietari terrieri non erano molto d'accordo con la costruzione di questa via, perché si vedevano sparire ettari di terreno. Con l'inizio della prima guerra mondiale (1914) il paese inizia il proprio progresso continuando ad espandersi verso est e dando origine alla via che collega il paese a Sospiro.
Guerra e ricostruzione
Lo sviluppo di San Daniele aveva preso un passo veloce, ma la guerra impedì il progresso, con bombardamenti che distrussero parte dei fabbricati e diverse famiglie. Nel primo dopoguerra, un favoloso lavoro di tecnici e operai ricostruì parte del paese, e nel frattempo, venne costruita un'altra via importante, che all'epoca era chiamata via Po, perché collegava il paese all'argine del Po.
La seconda guerra mondiale non impedì lo sviluppo, anzi molti militari tedeschi davano una mano alla costruzione di nuove abitazioni. La via che era chiamata via Po divenne, il 25 aprile del 1945, via XXV Aprile, perché in quella via c'era la casa del popolo, punto di ritrovo per le truppe partigiane del luogo.
L'inondazione del Po
Nel 1951, San Daniele Po subì un'altra catastrofe: il Po straripò, lasciando in ginocchio molte aziende agricole che si trovavano in golena.
In generale, San Daniele Po ha continuato a crescere e svilupparsi, diventando sempre più importante per la regione. Tuttavia, la storia del paese ha lasciato un segno e molte delle sue strade e costruzioni portano ancora il segno del passato. Il paese conta ora 1.286 abitanti e il suo territorio è ancora caratterizzato dalla presenza del grande fiume Po.