San Cipirello

La nascita di San Cipirello e la sua storia

San Cipirello è un comune della città metropolitana di Palermo in Sicilia. La sua origine è legata a quella del paese limitrofo di San Giuseppe Jato, il cui nome originale era San Giuseppe lì Mortilli. Nel 1838, una frana distrusse gran parte del paese senza causare vittime. Le persone disastrate si spostarono verso Sud, nella contrada di Sancipirello, dove costruirono le loro case e la Principe di Camporeale, Laura Acton, fornì loro gratuitamente il terreno. Nel 1841, un nuovo disastro portò un'ulteriore esodo verso la stessa contrada, che contava già una chiesetta e 700 abitanti. Il nuovo agglomerato urbano necessitava di un disegno per l'impianto urbanistico e il progetto prevedeva 4 piazze con fontane e i quattro canti della cittadina.

La chiesa principale di San Cipirello

Il progetto della nuova chiesa venne realizzato dall'architetto Fra' Serafino, cui venne data l'incarico di creare una struttura simile alla Chiesa di San Francesco d'Assisi di Palermo. Questo progetto venne poi curato e ripreso dall'architetto Achille Viola, che curò anche la definizione del prospetto. L'imponente struttura della chiesa principale di San Cipirello è stata realizzata per dare sacralità al paese e alla comunità.

La storia di San Cipirello: nascita, autonomia e chiesa principale

La richiesta di autonomia di San Cipirello

In breve tempo, gli abitanti del nuovo agglomerato urbano chiesero ripetutamente di divenire un comune autonomo. Nel 1847, gli abitanti di San Cipirello chiesero per la seconda volta l'autonomia, ma le loro istanze si persero nei meandri della burocrazia. Nel 1848, con la Restaurazione borbonica, San Cipirello tornò ad essere una borgata di San Giuseppe lì Mortilli. Tuttavia, gli abitanti non si arresero e continuarono a chiedere l'autonomia durante il Risorgimento, fino a quando non si autoproclamarono come comune scegliendo i propri rappresentanti.

L'autonomia di San Cipirello

Gli abitanti del piccolo centro dovettero attendere l'Unità d'Italia perché il nuovo agglomerato urbano di San Cipirello ottenesse l'autonomia. Quest'ultima venne concessa con la legge n. 2240 del 2 giugno 1864, che definì San Cipirello come un comune a sé stante. Da quel momento in poi, il piccolo paese poté gestire autonomamente le proprie attività amministrative e diventare sempre più indipendente.

Conclusioni

La storia di San Cipirello è la storia di un piccolo paese che ha dovuto superare molte difficoltà per diventare ciò che è oggi. Il suo raggiungimento dell'autonomia rappresenta un segnale importante di una comunità che ha saputo lottare, guadagnarsi il rispetto e il diritto di autogestirsi. La presenza della chiesa principale è un simbolo del senso di comunità che oggi anima San Cipirello, un luogo che, nonostante le avversità, ha saputo resuscitare e prosperare.

Marco Rossi
Scritto da Marco Rossi
Aggiornato Mercoledì 16 Feb 2022