San Carlo Canavese
Benvenuti a San Carlo Canavese!
Ciao a tutti! Oggi parleremo di un piccolo comune nella città metropolitana di Torino chiamato San Carlo Canavese. Con i suoi 3985 abitanti, è un luogo tranquillo ed affascinante, situato a circa 20-25 chilometri a nord-ovest di Torino. La storia di questo comune è molto interessante e ha radici lontane, ma vediamo di scoprirne qualcosa di più.
Geografia fisica
Il territorio di San Carlo Canavese è prevalentemente collinare e si estende su un rilievo chiamato "la Vauda", che deriva dall'antico tedesco "wald", che significa foresta. Questo rilievo è ciò che resta della morena di sinistra del conoide di deiezione del ghiacciaio dello Stura di Lanzo. La zona è attraversata da tre corsi d'acqua importanti come il Bendola, il Fisca e il Malone (torrente). Una curiosità: sapete che quasi metà del territorio di San Carlo Canavese è vincolato come area militare? L'utilizzo da parte dell'esercito dura da circa 170 anni, ma oggi tutto il territorio militare e il vallone del Rio Valmaggiore ricadono nella Riserva naturale orientata della Vauda.
Storia
Il territorio di San Carlo Canavese ha una storia molto interessante. Le prime testimonianze del territorio risalgono all'XI secolo, quando vennero costruite le prime abitazioni e fortificazioni tra la Vauda e il torrente Banna. E proprio di questo periodo risale la chiesa di Santa Maria di Spinerano, un piccolo tesoro del comune. Nel 1417 Ciriè acquistava la "Vauda Grande" da Lodovico Mayneri, anch'egli di Ciriè, per 25 fiorini d'oro, e un momento importante per lo sviluppo della parte bassa del territorio fu, nel 1485, la costruzione della "bealera", un canale per l'irrigazione derivato dalla Stura di Lanzo.
Solo all'inizio del Seicento apparvero i primi caseggiati sulla parte alta del paese, che costituirono i nuclei delle borgate Massa, Tempo, Canavera, Sopetto, Perino, Fornero. Nel 1621 venne costruita la chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, il patrono del comune. Fu solo nel 1684 che San Carlo ottenne l'autonomia amministrativa staccandosi dal Marchesato di Ciriè, versando un "riscatto" di 6.000 lire piemontesi. Nel 1827, accogliendo una supplica della popolazione, il re Carlo Alberto di Savoia concesse di modificare il nome del paese da 'Vauda di Ciriè' a San Carlo.
Anche durante il ventennio fascista, la storia di San Carlo Canavese è stata interessante. Infatti, i piccoli comuni vennero accorpati a comuni maggiori, e così, con R.D. del 24/11/1927 n. 2277, Vittorio Emanuele III dispose l'unione del Comune a Ciriè, con il nome di San Carlo di Ciriè.
Chiusura
E così, San Carlo Canavese, con la sua storia millenaria e la sua bellezza naturale, merita assolutamente una visita. Il comune ha una ricchezza di storia e arte incredibile, con numerose chiese che custodiscono tesori preziosi e una flora e fauna incontaminate nella Riserva naturale orientata della Vauda. Spero di avervi incuriositi e di vedervi presto qui a San Carlo Canavese. Alla prossima!