San Nicolò

San Nicolò a Trebbia: la frazione piacentina

Hai mai sentito parlare di San Nicolò a Trebbia? Si tratta di una frazione geografica situata a Rottofreno, in provincia di Piacenza, che al 31 dicembre 2019 contava ben 9266 abitanti. Ma non è solo un centro abitato qualunque, soprattutto se sei appassionato di calcio: è la località di origine dei famosi calciatori e poi allenatori Filippo Inzaghi e Simone Inzaghi. Chi lo avrebbe mai detto che questa piccola frazione avrebbe dato vita a due campioni del calcio italiano? In questo articolo scoprirai di più sulla storia, la geografia e i monumenti d’interesse di San Nicolò a Trebbia, una piccola gemma nel cuore della provincia di Piacenza.

Geografia fisica

San Nicolò a Trebbia si trova nei pressi del fiume Trebbia, che lo separa dalla città di Piacenza da cui dista solamente pochi chilometri. La frazione si trova ad una quota di 58 metri sul livello del mare e si estende per circa 5 km².

San Nicolò a Trebbia: la gemma piacentina.

Origini del nome

Il toponimo “San Nicolò” deriva da San Nicola di Bari, a cui è dedicata la chiesa parrocchiale del paese. Il nome “Trebbia”, invece, deriva dalla vicinanza del centro abitato con il fiume Trebbia.

Storia

Le prime informazioni sulla storia di San Nicolò a Trebbia risalgono agli studi di Pier Maria Campi, che fa risalire le origini della località fra il VII secolo e lo VIII secolo d.C., periodo in cui sorsero nella zona degli insediamenti longobardi. Tuttavia, i primi dati certi risalgono al medioevo e riguardano la chiesa di San Nicolò, citata come cappella di un "hospitale" per l'accoglienza dei pellegrini in viaggio verso Roma sulla via Francigena. La chiesa e l'ospedale di San Nicolò furono concessi al Basilica di San Savino da papa Innocenzo III nel 1132 e la loro proprietà fu ribadita in un privilegio del 1173 di papa Alessandro III. Una pergamena del 1244, custodita negli archivi della chiesa, testimonia l'investitura, concessa al priore della chiesa e dell'ospedale di San Nicolò oltre Trebbia, di varie terre poste nei pressi del fiume. Nel 1799, la zona tra San Nicolò e Gragnano Trebbiense fu teatro di una Battaglia della Trebbia tra le truppe francesi e quelle austro-russe, che costrinse i francesi alla ritirata verso La Spezia.

A partire dalla seconda metà del Novecento, la frazione conobbe un forte sviluppo demografico dovuto alla vicinanza con Piacenza e divenne un quartiere periferico di tale città.

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola è la principale attrazione turistica di San Nicolò a Trebbia, risalente al medioevo e subì vari rifacimenti nel corso dei secoli. L'edificio attuale risale principalmente al tardo XVIII secolo ed è di stile barocco. All'interno della chiesa si può ammirare un antico organo Serassi costruito nel 1819.

Villa Celli

Oltre alla chiesa, a San Nicolò a Trebbia si trova la Villa Celli, una signorile dimora campagnola risalente al Settecento. Fu acquistata dal conte Antonio Soprani e poi dal marchese Pavesi Negri. Nel 1889 venne comprata da Cesare Celli che avviò lavori di ristrutturazione, aggiungendo una decorazione a balaustra situata sulla linea di gronda e caratterizzata dalla presenza di cinque statue. Venne anche aggiunta una piccola torre posta sul margine sud-est dell'edificio.

In definitiva, San Nicolò a Trebbia è una località molto interessante dalla storia antica, circondata da paesaggi mozzafiato e con vari monumenti di grande valore artistico e culturale. Se decidi di visitarlo, ti assicuro che non rimarrai deluso: la sua bellezza ti conquisterà.

Fabio Marino
Scritto da Fabio Marino
Aggiornato Martedì 4 Ott 2022