Romans d'Isonzo
Benvenuti a Romans d'Isonzo: un'occhiata alla geografia fisica
Ciao a tutti! Oggi vi porterò alla scoperta di Romans d'Isonzo, un comune italiano situato nella pianura del Friuli orientale. Viaggiando attraverso i torrenti Torre, Iudrio, Versa e il rio Bisunta, arriverete a un paese con una storia antica e una posizione privilegiata. La città si trova infatti a 18 km dal capoluogo provinciale Gorizia, a metà strada tra la più grande Trieste e Udine. Insieme al capoluogo, il comune comprende anche le frazioni di Fratta e Versa. Nel corso degli anni, Romans d'Isonzo si è distinto per il suo artigianato e la sua industria attiva, in una zona che rappresenta un crocevia di strade commerciali antiche e moderne.
Un tuffo nella storia di Romans d'Isonzo
Ma ora, diamo un'occhiata alla storia del comune. Il territorio di Romans d'Isonzo fu abitato fin dall'epoca preistorica, come dimostrato dai resti dell'antica cultura dei castellieri. Anche l'insediamento romano lasciò tracce evidenti, con ben cinque insediamenti rustici identificati nella zona. Nel 1986, fu scoperta in località "San Zorç" una delle più grandi necropoli longobarde d'Italia. Alcuni dei reperti sono esposti al Museo archeologico nazionale di Cividale e ad Aquileia, la capitale della Regio X Venetia et Histria ai tempi di Augusto.
Nel Medioevo, il territorio di Romans d'Isonzo faceva parte della Contea di Gorizia. Nella donazione del marchese di Toscana Uldarico al Patriarca di Aquileia datata 2 febbraio 1170, vengono menzionati tre nuclei abitativi: Latina, Raccogliano e Pradigoi, che costituivano tre borghi distinti. Nei nomi "Predegoj" e "Rachelach", si possono trovare tracce toponomastiche di origine slava. Questo è il risultato della colonizzazione voluta dal Patriarca aquileiese attorno all'anno 1000, con genti di lingua slovena, che seguì le incursioni devastanti dei Magiari. In un documento del 1326, si fa riferimento alla "Mansio di Romans" e si ha notizia di una "centa" fortificata intorno alla Chiesa.
La popolazione di Romans d'Isonzo fu vittima di numerose scorrerie turche nel 1472, 1477 e 1499. In quest'ultima occasione, gli abitanti cercarono rifugio attorno alla centa e in chiesa. Nel 1751, l'autorità patriarcale fu soppressa e Romans d'Isonzo passò sotto la giurisdizione ecclesiastica della neonata Arcidiocesi di Gorizia. Durante le Guerre napoleoniche, il comune subì saccheggi da parte delle truppe francesi, che non risparmiarono nemmeno i cimiteri.

Il saccheggio popolare del 1797
Ma non tutto fu negativo! Il 21 marzo 1797, il popolo di Fratta (una delle frazioni del comune) saccheggiò il granaio e la cantina della casa padronale del conte Strassoldo. Improvvisamente, il branco si trovò sommerso dall'odore del frumento e del vino, e si lasciò tentare dal cibo e dal bere. Questo episodio rappresenta l'unico caso di sollevazione popolare registrato nella storia di Romans d'Isonzo.
Conclusioni
Ecco un breve tour sulla storia e la geografia di Romans d'Isonzo. Spero che vi sia stato utile, e che ora abbiate una maggiore conoscenza e apprezzamento per questo bellissimo comune. Vi suggerisco di visitare assolutamente la necropoli e il Museo archeologico nazionale di Cividale, così come la Fortezza di Palmanova. Buon viaggio e a presto!
