Rodengo

Introduzione

Ciao amici, oggi voglio parlarvi della provincia autonoma di Bolzano, un'area trilingue situata in Italia. Secondo i dati del censimento del 2011, la maggioranza degli abitanti parla tedesco, con una percentuale del 69,41%. La lingua italiana è parlata dal 26,06% della popolazione, mentre il restante 4,53% parla ladino.

Statistiche

La provincia di Bolzano è famosa per la sua diversità linguistica, come dimostrano le statistiche raccolte nel corso degli anni. Nel 1880, il 90,60% della popolazione parlava tedesco, mentre solo il 3,40% parlava italiano. Nel corso degli anni, la percentuale di parlanti tedeschi è diminuita, toccando il punto più basso nel 1945 con il 61,60%, per risalire al 69,41% nel 2011. Al contrario, l'italiano ha visto un aumento nella sua percentuale di parlanti, passando dal 3,40% del 1880 al 26,06% del 2011.

Bolzano: la provincia trilingue italiana.

Distribuzione linguistica

Gli italiani sono concentrati soprattutto nel capoluogo, Bolzano, e nei grandi centri della provincia come Merano e Bressanone, oltre che in alcune zone rurali. I ladinofoni invece si trovano soprattutto in Val Gardena e in Val Badia.

Cambiamenti demografici

Comparando i dati del censimento del 2011 con quelli del 1991, è possibile notare come i gruppi linguistici tedesco e ladino siano cresciuti, mentre quello italiano è rimasto pressoché stabile. Il cambiamento più significativo si è verificato a Brennero, dove la comunità italiana ha perso quasi il 9% della sua presenza. Questo potrebbe essere dovuto all'entrata dell'Austria nell'Unione europea nel 1995 e alla conseguente rimozione della dogana al Brennero.

Conclusioni

In conclusione, la provincia di Bolzano è una zona trilingue con una lunga e complessa storia linguistica. Grazie ai dati del censimento e alla loro interpretazione, possiamo capire meglio la composizione della popolazione e come cambiamenti demografici e politici possano influenzare la distribuzione dei gruppi linguistici. Speriamo che la provincia possa continuare a promuovere e preservare questa diversità linguistica in futuro. Grazie per aver letto!

Giovanni Rinaldi
Scritto da Giovanni Rinaldi
Aggiornato Martedì 15 Feb 2022