Roccamena
Roccamena, un piccolo comune della Sicilia con una storia recente
Roccamena è un comune della città metropolitana di Palermo in Sicilia, che conta circa 1370 abitanti. Il centro urbano è stato fondato da Giuseppe Beccadelli di Bologna nella seconda metà del XIX secolo e sorge su una delle tenute aggregate al feudo della Sparacia, che faceva parte dell'immenso patrimonio dei Gesuiti. Nel 1767 gli espropri furono attuati e il territorio rientrò nel piano di riforme volute da Bernardo Tanucci che mirava a favorire la ridistribuzione dei possedimenti degli ex gesuiti in favore dei piccoli proprietari.
L'origine del nome "Roccamena"
Nel 1779 don Gaetano Morales, che faceva da prestanome per Giuseppe Beccadelli, acquistò il Feudo di Sparacia, e sotto la guida del principe iniziò la costituzione di diversi centri abitati, tra cui il villaggio di Roccamena. La denominazione sembra derivare dall'esclamazione del principe: "Che rocca amena!" perché colpito dalla bellezza del paesaggio, caratterizzato da asperità rocciose che sembrano affacciarsi in varia guisa dalla rotondità della collina su cui il centro si erge. Vi è un dubbio se la "Rocca amena" che suscitò l'esclamazione del principe fosse quella collocata nel nucleo originario nel piccolo centro, il baglio "quattro case" oppure se fosse dovuta all'affioramento roccioso di Monte Maranfusa, che si erge a nord-est dell'allora baglio "quattro case".
Lo sviluppo del centro urbano
Come già detto, il centro si sviluppò intorno a un nucleo "Le Quattro Case" da identificarsi, forse, con le antiche abitazioni che sorgono a monte del nucleo urbano nel quartiere omonimo. Il primo registro parrocchiale risale al 1798, data a cui si fanno risalire, per tradizione, i natali di Roccamena. Poco documentata è invece la storia del villaggio fino al 1833, anno in cui divenne frazione di Corleone.
Il comune di Roccamena
Il 28 novembre 1846, con un Regio Decreto, il villaggio fu elevato a Comune e gli furono assegnati come territorio alcuni ex feudi, ma la piena autonomia gli fu riconosciuta solo nel 1998 con una ministeriale del Ministero dell'Interno. Il nuovo Comune dipendeva dal circondario di Corleone e dalla diocesi di Monreale. L'ubicazione stessa di Roccamena rappresenta una valida testimonianza dell'importanza che il suo territorio ha avuto nel passato: il centro sorge fra i due rami del fiume Belice, conosciuto in passato col nome di Crimiso, dove nell'anno 342 a.C. si combatté la famosa battaglia guidata dal condottiero greco Tìmoleonte.
Archeologia a Roccamena
Nel territorio di Roccamena insiste un interessante sito archeologico posto su Monte Maranfusa, una grande rocca ben difesa naturalmente da pareti a precipizio su tutti i versanti e sulla cui sommità si possono ammirare i ruderi di una fortezza, il castello di Calatrasi, già feudo dei normanni Malcovenant, che il geografo e viaggiatore arabo Idrisi, nel suo "Libro di re Ruggero" descrive in questi termini, "castello appariscente e fortilizio primitivo e valido da farvi affidamento".
In conclusione, Roccamena è un comune con una storia recente che rivela caratteristiche interessanti del territorio della Sicilia. La sua ubicazione e la presenza di siti archeologici ne fanno un centro di grande interesse storico e culturale.