Roccalumera
Roccalumera: storia e bellezza
Benvenuti a Roccalumera, un Comune della città metropolitana di Messina in Sicilia, dove la storia si intreccia con la bellezza. Questo piccolo paese di 3906 abitanti è famoso per essere il luogo di nascita del poeta Salvatore Quasimodo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1959. Ma andiamo a scoprire la storia di Roccalumera, dalle origini al XVIII secolo.
Dalle origini al XVI secolo
Per tutto il Medioevo e fino al XVII secolo, il territorio di Roccalumera era diviso tra le due baronie di Savoca e di Fiumedinisi. La zona meridionale del paese apparteneva a Savoca, mentre tutto il resto era sotto la giurisdizione politico-amministrativa di Fiumedinisi. Nel 1540, re Carlo V concesse al Viceré di Sicilia don Ferdinando Gonzaga le miniere vicino al "bosco di San Michele" che faceva parte della Baronia di Fiumedinisi. La Torre Ficara, anche chiamata Zi Paola, si trovava nella parte meridionale del paese ed era inserita nelle Torri costiere della Sicilia. Nel 1613, Giovanni La Rocca sposò Isabella Lanza Abbate, vedova del Barone di Fiumedinisi Antonino Romano Colonna Statella. Isabella portò in dote il "bosco di San Michele", che fu unificato con le miniere già possedute dalla famiglia La Rocca. Fu così che si formò il nucleo di Roccalumera, il cui toponimo deriva da Roccae Alumeriae, cioè Rocca dell'Allume. Tale nucleo corrisponde all'attuale Allume e può essere considerato il centro storico della cittadina roccalumerese. Tuttavia, si ipotizza che questo borgo esistesse già prima del 1610, essendo presente nell'abitato una chiesa in stile bizantino dedicata a san Michele Arcangelo, probabilmente risalente al 1100/1200. Alla fine del XVI secolo, ad "Allume" risultavano esistere ben 115 case, per cui si ipotizza che in quel periodo vi dimorassero almeno 350/400 abitanti.
XVII-XVIII secolo
Nel periodo che va dal 1613 al 1816, la "Terra di Rocca Alumarie" fu un marchesato sottoposto al mero e misto imperio della famiglia "La Rocca", incastonato tra la "Terra di Savoca" a sud e la "Barone di Fiumedinisi" a nord. Durante la rivolta antispagnola di Messina del 1674/1678, il paese di "Rocca Alumarie" venne posto sotto la supremazia militare di Savoca, pur rimanendo sempre in possesso della famiglia La Rocca. Nel Seicento, fu costruita la Matrice di Roccalumera, sede dell'omonima Arcipretura dedicata alla Madonna del Rosario, che nel 1674 venne proclamata patrona principale della città.
La bellezza di Roccalumera
Oggi, Roccalumera è una cittadina in cui la bellezza si sposa con la storia. La Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, sorge al centro del paese e presenta un pregevole campanile in stile neoclassico. All'interno, è possibile ammirare preziosi affreschi e decorazioni in stile barocco. Sulla piazza principale si staglia la statua del poeta Salvatore Quasimodo, che racchiude in sé il significato della storia di Roccalumera. Non lontano dal centro storico, si può visitare la Torre Ficara, costruita nel Cinquecento a custodia del litorale roccioso.
Ma Roccalumera non è solo storia e bellezza, ma anche cibo e tradizioni. I sapori della cucina siciliana si fondono nella gastronomia locale, in cui è possibile gustare i piatti tipici del territorio come il pesce spada fresco, le cozze gratinate, il pesce azzurro arrosto e la pizza di scarola. Ma non solo: Roccalumera è anche famosa per la produzione di allume, la cui estrazione risale ai tempi dell'antica Roma e che veniva usato come antitraspirante.
Conclusioni
In conclusione, visiteremo Roccalumera per scoprire la sua storia e la sua bellezza, ammirando la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, la Torre Ficara, e la statua di Salvatore Quasimodo. Ma non ci dimenticheremo di gustare i piatti tipici della città e di scoprire la tradizione della produzione di allume, un prodotto tipico della Sicilia che risale ai tempi dell'antica Roma. Roccalumera, tra storia e bellezza, saprà conquistare il cuore di ogni visitatore.