Rocca di Botte

Benvenuti a Rocca di Botte!

Ciao a tutti! Siete pronti a immergervi nella bellezza di Rocca di Botte? Viaggiare in Italia è sempre un'esperienza unica, e scoprire i tesori nascosti di piccoli borghi come questo è un'opportunità da non perdere. Vi guiderò attraverso la storia e la geografia di questo meraviglioso comune in provincia dell'Aquila, in Abruzzo, dove vivono 861 abitanti.

Geografia fisica

Rocca di Botte si trova a 750 metri, al confine dell'Abruzzo con il Lazio. Il borgo si sviluppa alle falde nord-occidentali dei monti Carseolani, vicino all'area dei monti Simbruini e al Parco naturale regionale dell'Appennino - Monti Simbruini. Si trova nella zona di confine della piana del Cavaliere con l'alta valle dell'Aniene. I paesi vicini sono Arsoli, Camerata Nuova, Cappadocia, Cervara di Roma, Oricola e Pereto.

Il centro storico di Rocca di Botte si trova sulla cima del monte La Corte, a 672 metri di altitudine. Nella parte pianeggiante, dove scorre il torrente Fosso Fiojo, si trova la località residenziale di Casaletto.

Rocca di Botte: scopriamo la bellezza del comune abruzzese

Origini del nome

Il nome Rocca di Botte ha diverse possibili origini. Secondo alcune fonti, potrebbe derivare dalla vecchia rocca, costruita tra l'XI e il XII secolo, che si trova sulla sommità del monte sopra il centro moderno e presenta una forma difensiva che ricorda un castello. Alcuni documenti dell'XI secolo parlano di una fonte a botte situata a metà costa del monte San Fabrizio, utilizzata per rifornire d'acqua il nucleo abitato. Un'altra ipotesi lega il toponimo al principe tracio Bitty o De Butis.

Durante il medioevo il paese veniva identificato con il nome latino di Sancti Fabrizi. Su alcune carte storiche il borgo appare come "Rocca" o "Butte", mentre in una bolla di Papa Clemente III del 1188 si trova la denominazione "Rocca de Butta". Nel XIII secolo venne annoiato "Rocca de Labucco". Nel XVII secolo e successivi il paese viene identificato come "Arx", "Arx Fortium", "Arx Samnitum", "Arx Veges" o "Castro Arcis Vegetis". Dal Basso Medioevo in poi invece diventò più comune il nome di "Rocca de Bucte" e "Roccabotte".

Storia

Le prime notizie relative a Rocca di Botte risalgono all'XI secolo, quando sarebbe esistito un monastero dell'Ordine basiliano d'Italia intorno al quale si sarebbe formato il nucleo originario del paese. San Pietro l'eremita nacque e visse nel borgo fino all'adolescenza, guadagnandosi il soprannome di "Cavaliere itinerante". È il santo patrono del paese e morì a Trevi nel Lazio, venendo proclamato santo il primo ottobre 1215 dal Diocesi di Anagni-Alatri, Giovanni IV.

Dal 1173 Rocca di Botte fu soggetta alla signoria di Ottone De Montanea. La sua famiglia governò il paese fino al XIV secolo, quando passò agli Orsini. A cominciare dagli ultimi anni del XV secolo, Rocca di Botte divenne un feudo della famiglia romana dei Colonna grazie alla donazione fatta a questa dinastia da parte di Federico I di Napoli.

Cosa vedere a Rocca di Botte

Rocca di Botte è un paese davvero incantevole, che vale la pena di visitare. In particolare, il suo centro storico è ricco di tesori nascosti. Potete iniziare la vostra visita dalla Rocca, un castello-recinto costruito tra l'XI e il XII secolo. La chiesa di San Pietro, dedicata al patrono del paese, ha uno stile romanico ed è stata costruita nel XII secolo. Vi catturerà l'occhio anche la chiesa di Santa Maria della Pieta, in stile barocco, con la sua torre campanaria.

Se invece siete appassionati di arte contemporanea, potete visitare la Galleria Parcheggio, un museo all'aperto di arte contemporanea situato nella zona residenziale di Casaletto. In questo spazio, tra i parcheggi delle case, gli artisti possono esporre le loro opere, creando una bellissima sinergia tra natura, architettura e arte.

Gastronomia

La cucina di Rocca di Botte è quella tipica della tradizione abruzzese, con una particolare attenzione agli ingredienti locali e di stagione. Potete iniziare il vostro pasto con gli arrosticini, gli spiedini di carne d'agnello, oppure con le mozzarelle di bufala. Come primo piatto, vi consigliamo le orecchiette alle cime di rapa o la pasta alla chitarra con il sugo di agnello. Tra i secondi piatti, imperdibile il coniglio all'abruzzese, oppure la porchetta, un piatto tipico della regione. Per concludere in dolcezza, non perdetevi la crostata alla ricotta con la marmellata di fichi.

Conclusioni

Ecco dunque la nostra guida a Rocca di Botte, un piccolo comune dall'enorme fascino. Vi consigliamo di visitarlo in qualsiasi stagione dell'anno, perché regala emozioni diverse a seconda dei mesi. L'estate vi permetterà di godere della frescura delle montagne, mentre l'autunno colorerà il paesaggio con le sue foglie rosse e gialle. L'inverno, invece, sarà l'occasione per godere della magia del paese sotto la neve, mentre la primavera vi sorprenderà con le sue fioriture. In ogni caso, Rocca di Botte saprà accogliervi con la sua bellezza e il suo calore.

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Lunedì 17 Ott 2022