Rivodutri

Benvenuti a Poggio Bustone: un breve tour della città

Ciao amici, oggi parleremo di Poggio Bustone, un comune italiano situato nella provincia di Rieti, nel cuore del Lazio. Poggio Bustone è una città di circa 1960 abitanti sulle pendici del Monte Rosato, che si erge sul bordo nord-orientale della Piana Reatina. Il paese è famoso per il Santuario di Poggio Bustone fondato da Francesco d'Assisi, e per essere il luogo di nascita di Lucio Battisti e di Attilio Piccioni. Inoltre, la città è rinomata per la produzione della porchetta.

Geografia fisica

Poggio Bustone è situata alle falde occidentali del massiccio del Monte Terminillo, a circa 350 metri di altezza rispetto al fondo valle. Il territorio circostante è caratterizzato da una bellezza naturale mozzafiato ed è conosciuto come la "Valle Santa" per via della presenza di quattro santuari francescani, uno dei quali si trova proprio a Poggio Bustone.

Il clima è classificato come zona E, 2741 GR/G, il che significa che ha un clima temperato delle colline con estati calde e inverni freddi.

Poggio Bustone: storia, arte e porchetta nel cuore del Lazio

Origini del nome

Il nome Poggio Bustone deriva dal latino "podium" e da un nome personale medievale "Busto". In passato, la città era conosciuta come "Podio Bistonis" dal 1299 al 1302.

Storia

Poggio Bustone ha radici millenarie. I primi documenti che attestano la sua esistenza risalgono al XII secolo, quando Berardo Berardi, Signore del feudo, donò il territorio all'Abbazia di Farfa. In seguito, il paese passò sotto il dominio del regno normanno e alla fine del XII secolo, fu incluso nel territorio reatino.

Il paese e il Santuario di Poggio Bustone furono completamente distrutti dal terremoto del 1298, che provocò la morte di 150 abitanti. San Francesco, con i suoi primi sei compagni, prese a predicare nella Valle reatina nell'anno 1208, prendendo dimora a Poggio Bustone.

Dal 1817, Poggio Bustone divenne sede di un governatorato che aveva alle sue dipendenze i comuni di Labro, Morro Reatino e Rivodutri, nello Stato Pontificio, confinante col Regno delle Due Sicilie. Durante la seconda guerra mondiale, il paese fu teatro della lotta partigiana e fu invaso dalle truppe nazi-fasciste che causarono morte e distruzione. Per il coraggio dimostrato dalla popolazione, il Comune fu insignito della medaglia d'argento al valor militare.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il paese di Poggio Bustone è una gemma del Medioevo caratterizzato da strade strette e rustiche. La sua struttura ricorda, per molti aspetti, quella dei classici paesi medievali. Le architetture religiose della città sono di particolare interesse:

Santuario di Poggio Bustone

Il Santuario di Poggio Bustone è uno dei luoghi di spiritualità più importanti della cristianità. Fu fondato da Francesco d'Assisi intorno al 1208, con la chiesa consacrata nel 1228. Ogni anno numerosi pellegrini visitano questo luogo di culto per pregare dinanzi alla grotta dove Francesco si ritirava in preghiera e meditazione.

Chiesa di San Giovanni Battista

La Chiesa di San Giovanni Battista è la principale chiesa del centro storico del paese e un esempio di architettura religiosa del Medioevo. La costruzione originale risale al XIII secolo, ma subì numerose modifiche nel corso del tempo. Al suo interno si possono ammirare meravigliosi affreschi del XIV secolo.

La produzione della porchetta

Infine, non possiamo parlare di Poggio Bustone senza menzionare la sua famosa porchetta. La porchetta è un piatto tradizionale della cucina laziale e consiste in maiale ripieno di erbe e spezie, arrostito lentamente su una brace di legna di quercia. La porchetta di Poggio Bustone, preparata secondo la ricetta tradizionale, è diventata una specialità rinomata in tutta Italia.

In conclusione, Poggio Bustone è una città che unisce storia, arte, cultura e tradizione gastronomica. Accontenta ogni tipo di viaggiatore, dal pellegrino alla ricerca di spiritualità alla famiglia in vacanza alla scoperta di nuovi posti. Venite a visitarla, vi promettiamo che non rimarrete delusi!

Giulia Rizzo
Scritto da Giulia Rizzo
Aggiornato Venerdì 29 Apr 2022