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Benvenuti in provincia di Campobasso

Ciao a tutti! Oggi vi racconterò della provincia di Campobasso, una meravigliosa zona del Molise che si estende su una superficie di 2909 chilometri quadrati e comprende ben 84 comuni. La provincia ha una popolazione di 210249 abitanti e il capoluogo è Campobasso, dove si trova anche la sede istituzionale in Palazzo Magno. La provincia di Campobasso si affaccia a nord-est sul mar Adriatico ed è delimitata a nord con la provincia di Chieti in Abruzzo, a sud-est con la provincia di Foggia in Puglia, a sud con le province di Benevento e Caserta in Campania, e a ovest con la provincia di Isernia.

Geografia fisica

La Provincia di Campobasso è una zona varia e diversificata, in cui si inseriscono borghi, paesi e città. Il territorio è attraversato dalle valli del Trigno, del Biferno e del Fortore, le quali presentano un andamento generalmente rettilineo, circondate dai pendii di colline e montagne. Inoltre, la provincia è caratterizzata dalla presenza di montagne della dorsale Appennino sannita, colline, laghi e fiumi dell'entroterra, nonché una costa dell'Adriatico meravigliosa.

La provincia di Campobasso: montagne, laghi, fiumi e gastronomia tradizionale

Territorio

Partendo dalle montagne della dorsale Appennino sannita, si attraversano le colline, i laghi e i fiumi dell'entroterra, per poi giungere infine alla fascia costiera dell'Adriatico. Il paesaggio è vario e sempre sorprendente.

Idrografia

La provincia di Campobasso è attraversata da diversi fiumi, come il Biferno, il Fortore, il Trigno, il Tammaro, il Saccione, il Sinarca e il Sassinora. In particolare il fiume Biferno attraversa il lago di Guardialfiera, che è stato sbarrato da una diga destinata alla produzione di energia elettrica. Il Fortore, invece, attraversa il lago di Occhito e segna il confine tra il Molise e la Puglia. Infine, il Trigno segna il confine tra il Molise e l'Abruzzo. Gli unici due invasi presenti nella provincia sono di origine artificiale, e sono il lago di Guardialfiera e il lago di Occhito.

La storia di Campobasso

La storia di Campobasso è molto affascinante: la città risale al periodo tardo-romano e l'origine del nome viene dal latino Campus vassorum. La città era molto importante durante il Medioevo ed è stata governata da diverse famiglie nobili, tra cui i feudatari dei Monforte, i d'Avalos e i Gonzaga. Nel XVIII secolo, la città divenne parte del Regno di Napoli. Campobasso è stata un importante centro industriale fin dall'Ottocento, soprattutto grazie alla produzione di tessuti.

Cosa vedere a Campobasso

Campobasso è una cittadina molto affascinante e ricca di cose da vedere. Uno dei luoghi più belli è il centro storico, con la Cattedrale di Campobasso del XII secolo, il Castello Monforte, la Chiesa della Madonna del Monte e il Palazzo Magno, sede della Provincia. Campobasso dispone inoltre di vari musei, tra cui il Museo Civico, il Museo dei Misteri, il Museo della Fotografia, il Museo delle Genti di Molise e il Museo Storico della Guerra Civile Spagnola.

La gastronomia locale

La provincia di Campobasso vanta una cucina tradizionale molto buona e caratterizzata dalla semplicità dei piatti. Tra le specialità da assaggiare, ci sono le zuppe di legumi e cereali come la zuppa di ceci, i piatti a base di carne ovina come l'agnello al forno e il coniglio alla molisana, la ricotta fresca, il pecorino, i peperoni cruschi o peperoni secchi e le olive nere. Da non perdere è anche il tipico vino Tintilia del Molise, un vino rosso secco di molto pregio.

Conclusione

Se cercate un luogo tranquillo e immerso nella natura, la provincia di Campobasso è il posto che fa per voi. Non vedo l'ora di tornare in questa incantevole provincia per scoprire sempre nuovi posti magici.

Valentina Fabbri
Scritto da Valentina Fabbri
Aggiornato Martedì 1 Mar 2022