Lavina

Benvenuti a Lavina!

Ciao amici! Oggi vi parlerò di Lavina, una splendida frazione del comune di Rezzo, in provincia di Imperia. Vi accompagnerò alla scoperta della sua storia, della geografia fisica e dei suoi tesori artistici e architettonici.

Lavina e il suo nome

Il toponimo Lavina deriva dal nome femminile latino Lavinia, nome che si può incontrare anche nella letteratura e nella mitologia. In alcuni documenti si fa riferimento alla Giara di Rezzo come ''torrente Lavina''.

Scopriamo Lavina: storia, arte e natura in provincia di Imperia

La geografia fisica di Lavina

Il borgo di Lavina sorge accanto al torrente Giara di Rezzo su gran parte della sponda destra del corso d'acqua. Sulla sponda opposta del torrente si trovano le case di Borghetto e dell'ex-comune di Lavina facevano anche territori boschivi sulle pendici dei monti. Il paese è molto sensibile alle frane e ha subito diversi eventi traumatici nel corso degli anni.

Storia di Lavina

Il primo documento storico che parla di Lavina risale al 1320, e si tratta di un riferimento alla chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate. Nel 1357 i "Statuti di Lavina" normavano l'uso dei pascoli e delle acque, le cariche e la magistrature comunali. Nel 1455, Lavina venne ceduta dai Ventimiglia ai Lascaris e passò sotto il controllo della Contea di Tenda. Il paese venne poi ricostruito in posizione attuale a seguito di una frana. Nel XVIII secolo, il comune di Lavina venne unito a quello di Cenova ma poi recuperò l'autonomia amministrativa. Nel 1928, i due paesi vennero inglobati dal comune di Rezzo.

Gli Artisti di Lavina

E' interessante scoprire che a Lavina sono nati tre architetti attivi in Liguria e in Piemonte tra il Seicento e il Settecento: Giovanni Antonio Ricca il Vecchio, Giovanni Antonio Ricca il Giovane, e Antonio Maria Ricca.

Monumenti e luoghi d'interesse

Lavina è piena di tesori artistici e architettonici, tra cui spicca la Parrocchiale di Sant’Antonio Abate, costruita nel 1725 come sviluppo di un edificio religioso preesistente al XIV secolo. Non possiamo poi dimenticare il Santuario della Madonna della Neve a Rezzo e diversi oratori come quello di San Giovanni Battista, risalente al XVI secolo. Nella lista troviamo anche la cappella di San Pantaleo dove potete ammirare un trittico della fine del XVI secolo, l'oratorio di San Colombano, la cappella di San Sebastiano, la cappella di San Giuseppe, e la cappella di San Bernardo che conserva ancora gli affreschi. Interessante anche i ruderi della chiesetta di Santa Maria Maddalena.

Arrivederci da Lavina!

Siamo giunti alla fine del nostro viaggio in Lavina. Spero di avervi ispirato a visitare questa località piena di storia e di tesori architettonici e artistici. A presto!

Alessandro Romano
Aggiornato Martedì 11 Gen 2022