Qualiano
Qualiano, un comune della Campania con una storia antica e affascinante
Benvenuti a Qualiano, uno dei comuni più affascinanti della città metropolitana di Napoli in Campania, dove la storia antica e le leggende popolari si fondono per creare un mix unico di cultura e tradizione. In questo riassunto, vi porteremo alla scoperta delle origini di questo antico borgo romano, delle leggende che circondano il suo nome e dei tesori archeologici che si celano sotto la sua superficie.
L'etimologia di Qualiano: tra Giano e il bosco
Il nome di Qualiano ha origini antichissime ed è stato oggetto di numerose tesi interpretative. Secondo la prima, il nome deriverebbe da ''Colo Ianum'', per culto al dio Giano, come si evince dal ritrovamento di una grossa testa di divinità bifronte e barbuta. La seconda ipotesi invece, lo riconduce a ''Gaudianum'', nel senso di "città nel bosco". Qualiano ha dato vita a due interpretazioni del significato del suo nome. Gli abitanti di Qualiano vengono anche chiamati “panza tosta” o in napoletano "panzatuosti".
La storia di Qualiano attraverso i secoli
Gli storici conoscono bene la tragica fine dell'egemonia greca della città di Cuma, avvenuta nell'anno 334 a.C. per opera dei Romani. Questa nuova realtà politica d'espansione della nascente civiltà romana interessò anche Qualiano, dato il suo ruolo di punto nodale per raggiungere Cuma da Capua a Roma. Recentissimi ritrovamenti archeologici fanno supporre inoltre che fosse un centro prediletto dal Patrizio romano per il clima salubre e la florida vegetazione del territorio. Resti di statue in marmo acefale, murature in Opera reticolata e Opera laterizia, pavimentazioni in mosaico colorato della fine del I secolo a.C. - inizio I secolo d.C.; enormi vasi di creta per la conservazione di derrate alimentari (Triticum, Hordeum vulgare, ecc.), una cisterna per la raccolta dell'acqua a forma rettangolare con Volta (architettura).
Una necropoli del IV secolo a.C. venne alla luce durante i lavori per la costruzione del primo intervento di case popolari (in via Cavour). Erano ventidue tombe, di cui la maggior parte a casse in blocchi di Tufo, sei erano alle Cappuccine e un sarcofago monolitico in tufo e vi si trovarono svariati elementi di arredo funerario: dal lacrimatoio al cratere, vasi a vernice nera: Askos, Skyphos, ecc. Tutto ciò si poteva ammirare al Museo archeologico nazionale di Napoli, nella sala LX «La Necropoli di Qualiano», smantellata poiché il museo ha proceduto al riallestimento delle singole collezioni e a una dislocazione più organica di esse all'interno dell'edificio.
Curiosità e leggende popolari di Qualiano
Qualiano è un antico borgo dalle numerose leggende popolari. Ad esempio, si narra che in passato fosse popolato da uomini alti e robusti, legati alla coltivazione delle terre e alla pesca. La tradizione vuole che siano stati edificati tre ponti che uniscono l’abitato di Qualiano al Lago Patria affinché gli abitanti del borgo potessero andare a pescare. Ancora oggi, infatti, i pescatori professionisti radunano i loro pescherecci lungo le sponde del lago, creando uno spettacolo unico. Altre leggende parlano di monache, di popolo edomita e di un re svevo che avrebbe intrattenuto una relazione amorosa con una contessa.
Conclusioni
La storia antica di Qualiano è stata scoperta grazie ai recenti ritrovamenti archeologici, che hanno permesso di fare luce sulle origini di questo borgo romano. Le leggende popolari e le curiosità sul borgo affondano le radici nel passato e ne rendono ancora oggi l’atmosfera unica e affascinante. Quando vi trovate in Campania, non esitate a visitare Qualiano: scoprirete tesori nascosti e atmosfere suggestive che vi conquisteranno per sempre.