Pozzilli

Scopri la storia di Monteroduni: un tesoro nascosto in Molise

Monteroduni è un paese che risale ad epoche molto antiche e che si trova nella provincia di Isernia, in Molise, in una posizione strategica tra Isernia e Venafro e a pochi chilometri dal nucleo industriale di Pozzilli-Venafro.

Origini del nome

Il nome di Monteroduni deriva dall'antico nome del fiume Volturno, Olotronus.

Monteroduni: Storia e Tesori di un Borgo Molisano

Storia

Il borgo fu sicuramente coinvolto nelle guerre sannitiche a causa della sua posizione di passaggio. Reperti archeologici rinvenuti nelle vicinanze testimoniano la presenza di un villaggio italico denominato Campo Sacco, o in latino "Rotae", presso l'attuale contrada Paradiso.

Nel VI secolo, il paese fu conquistato dai Longobardi, che costruirono sopra un'altura una torre di controllo, questa poi diventerà il castello nel IX secolo circa. Nel 1193 il paese fu distrutto durante le varie guerre dei signori locali contro i Normanni e poi contro gli Svevi. La gente viveva in condizioni precarie per la mancanza di condutture per l'acqua. In mancanza di una rete idrica, fino al Settecento, la popolazione visse grazie alle cisterne di acqua piovana.

Nel XIII secolo, i principi Pignatelli si stabilirono a Monteroduni e detennero il potere fino al 1806, senza interruzione, adottando il sistema feudale. Dopo l'abolizione del feudalesimo, Monteroduni divenne municipio, anche se i primi lavori della nuova borghesia furono quelli di ricostruire il paese danneggiato dal forte terremoto del 1805. Nel 1934 fu costruito il primo vero acquedotto di città, e nel 1938, l'illuminazione elettrica perché, fino ad allora, dal 1883 si usava la lampada ad olio. Nel 1950 fu ripristinata la ferrovia Caianello - Campobasso, già esistente dal 1894, che attraversava Monteroduni ma che era stata danneggiata nel corso della seconda guerra mondiale. Dal 1970, Monteroduni è compresa nella provincia di Isernia, staccandosi da Campobasso.

Attrazioni turistiche

Castello dei Pignatelli

Il monumento principale del paese è questo castello, risalente forse all'VIII secolo, quando i Longobardi eressero un piccolo fortino, con la cappella di San Michele, loro patrono, oggi parrocchiale del paese. Documenti che citano il feudo risalgono ad Enrico VI, quando Bertoldo di Kunsberg alla testa di soldati tedeschi e fiorentini assalì il castello nel 1193, posseduto da Tancredi. Nella Cronaca di Riccardo da San Germano, il castello è descritto come uno dei più fortificati della zona del Matese. Dall'esame dell'impianto murario si può ritenere che il nucleo più antico della rocca corrisponda al complesso di costruzioni che sovrastano la cosiddetta "porta falsa", dove ancora si trovano segni di una torre quadrata, sicuramente di epoca anteriore alla dominazione angioina. La torre era collegata a delle case di legno, e alla cinta muraria del borgo, di cui sono visibili resti presso la cinta di recinzione del giardino interno.

Chiesa di San Pietro

La chiesa di San Pietro è un altro edificio antico, risalente alla fine del XV secolo. La sua architettura è molto essenziale e presenta un semplice portale in pietra, che conduce a un unico ambiente suddiviso in tre navate, separate da colonne.

Porta Falsa

La Porta Falsa, citata già nella descrizione del Castello, rappresenta uno dei punti di accesso al paese antico ed è composta da una doppia arcata a sesto acuto.

Conclusioni

Monteroduni è uno dei tesori nascosti di Molise, un borgo antico con una storia affascinante, che vale la pena di visitare. Il Castello Pignatelli è sicuramente la principale attrazione turistica, ma anche la chiesa di San Pietro e la Porta Falsa meritano una visita. Passeggiare per le strade del borgo permette di immergersi nell'atmosfera della vita di un tempo, e di ammirare la bellezza dei paesaggi circostanti.

Antonio Bruno
Scritto da Antonio Bruno
Aggiornato Venerdì 7 Ott 2022