San Sisto
San Sisto: storia e territorio
Cari lettori, oggi vi parlerò di San Sisto, la maggiore frazione del comune di Poviglio. Situata a circa 4 km a sud-ovest del capoluogo, questa località si estende lungo la via Parma, l'antica strada postale di grande importanza strategica per la comunicazione tra i territori di Parma e di Reggio Emilia. Infatti, San Sisto sorse come punto di sosta per i viaggiatori e come stazione di posta e cambio di cavalli per i portalettere in transito tra Sorbolo e Poviglio. Ma andiamo a scoprire insieme la storia di questa frazione.
Storia di San Sisto
La prima menzione di San Sisto risale al 1022, in un manoscritto in cui si accusano alcuni abitanti di aver danneggiato alberi e meloni. Nel 1409, l'abitato fu distrutto insieme ad altre località vicine dalle truppe di Ottobuono de' Terzi come atto di ritorsione nei confronti di Jacopo Dal Verme, signore di Poviglio. Nel 1515, San Sisto fu contesa tra Federico Gonzaga, nuovo signore di Poviglio, e Parma, alla cui giurisdizione apparteneva la vicina Enzola. Nonostante la disputa rimase insoluta, la località poté godere della "protezione" gonzaghesca. Nel 1873, a San Sisto sorse una delle prime Società Operaie di Mutuo Soccorso della provincia reggiana, creata su impulso dell'avv. Odoardo Pasqualini, figura eccelsa e nobile del socialismo prampoliniano. Durante la seconda guerra mondiale, San Sisto fu vittima di un'incursione aerea alleata, che causò la morte di 13 abitanti della zona. Da segnalare infine che fu attiva fino al decennio scorso una sezione distaccata della scuola elementare.
La chiesa di San Sisto
La chiesa della frazione, dedicata a papa Sisto II, fu eretta nel 1663 e appartiene alla parrocchia di Poviglio. Fu visitata nel 1713 da mons. Camillo Marazzani, vescovo di Parma. Al di fuori del frontone, la chiesa è priva di particolari elementi architettonici.
Emergenze architettoniche e fitobotaniche
San Sisto vanta anche importanti emergenze architettoniche e fitobotaniche, come la Villa Pollina e la Villa Pallavicino-Benassi. La Villa Pollina è un esempio pregevole di villa padronale del XVI secolo in stile palladiano, immersa in un contesto bucolico che la rende ancora più suggestiva. All'interno si trovano alcune sale affrescate dal Baglioni con immagini grottesche ed effetti "trompe l'oeil". La Villa Pallavicino-Benassi è un semplice fabbricato rettangolare, caratterizzato da un seminterrato speronato e lumeggiato da aperture semilunari che conferiscono alla villa una certa eleganza. Infine, il Boschetto di San Sisto rappresenta un esempio dell'originaria vegetazione planiziaria padana, caratterizzata da estesi pioppeti che si possono ammirare in località "Villaggio".
Conclusioni
San Sisto è quindi una località ricca di storia e di emergenze architettoniche e fitobotaniche, e rappresenta un'importante tappa per chi vuole scoprire le bellezze del territorio di Poviglio e della provincia reggiana. Vi consiglio davvero di visitarla, magari facendo base in uno dei tanti agriturismi della zona dove potrete assaggiare i piatti tipici della cucina reggiana e trascorrere qualche giorno in pieno relax. A presto!