Camalò

Camalò: la storia di un paese del Comune di Povegliano

Se stai cercando un luogo pieno di storia e cultura, devi visitare la frazione di Camalò, che fa parte del Comune di Povegliano, in provincia di Treviso. Questa piccola località si trova nella porzione occidentale del territorio comunale e non ha corsi d'acqua importanti, ma l'approvvigionamento idrico è garantito dal canale della Vittoria di Ponente.

Le origini del nome di Camalò

Il toponimo di Camalò ha origini incerte, ma si presume che derivi da due possibili etimi: il primo propone una derivazione celtica, mentre il secondo afferma che il nome rimanda a ''ca' maladum'' in riferimento a un ospizio.

Cultura e Storia a Camalò: alla scoperta del Comune di Povegliano

La storia di Camalò attraverso i secoli

Le prime tracce storiche di Camalò risalgono all'epoca romana: il paese si trovava all'incrocio tra via Sant'Antonio e via Postioma, resti rispettivamente di un cardine e di un decumano, compresi nel territorio centuriazione di Treviso. Durante il Medioevo, la chiesa di Camalò fu compresa tra i beni dell'monastero di Santa Maria del Piave, ma fu attestata anche come cappella dipendente dalla pieve di Volpago dal 1152. Sotto la Repubblica di Venezia, Camalò costituiva una comune rurale del quartiere "Campagna Inferiore" della podesteria di Treviso.

Inoltre, durante la Grande Guerra, il municipio fu temporaneamente trasferito a Camalò.

Luoghi d'interesse a Camalò

Se visiti questa frazione, scoprirai diversi luoghi di interesse, come la chiesa parrocchiale, il monumento ai caduti e la tomba di Mario Fiore.

La chiesa parrocchiale

Questa chiesa, antica proprietà del monastero di Santa Maria del Piave, divenne, con la soppressione di quest'ultimo nel 1490, la chiesa di Santa Maria degli Angeli (Murano) di Murano. Inoltre, era legata alla pieve di Volpago quale filiale. L'edificio fu consacrato nel 1779 e divenne sede di una parrocchia autonoma dieci anni dopo.

Dopo il restauro del 1902, la chiesa assunse l'aspetto attuale con una facciata architettura neoclassica. All'interno, si può ammirare l'altare maggiore, proveniente dai beni del monastero di Santa Maria, e tre tele, tra cui la pala d'altare, di scuola veneta.

Il campanile, invece, fu costruito nel 1816 con le pietre della chiesa di San Francesco (Treviso).

Il monumento ai caduti

Questo imponente monumento fu eretto nel 1955 al centro del Lavajo, una grande vasca che un tempo veniva utilizzata per lavare i panni. L'obelisco, situato sulla piattaforma circolare, riporta una frase di Giovanni Comisso e l'elenco dei caduti e dei dispersi di entrambe le guerre mondiali. L'insieme è completato dalla statua di Carlo Conte, rappresentazione della sofferenza umana.

La tomba di Mario Fiore

La tomba di Mario Fiore si trova nel cimitero della frazione e custodisce i resti del maggiore, morto in guerra presso San Mauro di Bavaria (Nervesa della Battaglia), lungo il fronte del Piave. Il manufatto è stato realizzato in pietra lavica del Vesuvio, essendo il militare di Napoli.

Visita Camalò per scoprire la sua storia ed esplorare le meraviglie della frazione. Ti aspettiamo!

Matteo Ferrari
Scritto da Matteo Ferrari
Aggiornato Martedì 23 Ago 2022