Popoli

Popoli: un'occhiata alla bellezza e alla storia di questo comune abruzzese

Popoli è un bellissimo comune italiano situato nella provincia di Pescara, in Abruzzo. Con i suoi 4704 abitanti, il Comune offre un'esperienza di vita tranquilla e serena, circondati dalla maestosa catena montuosa della Majella, la Valle Peligna e il fiume Pescara.

Geografia fisica

Popoli: la bellezza e storia di un comune abruzzese

Territorio

Il territorio di Popoli si estende tra il basso corso dell'Aterno-Pescara a nord-ovest, la Valle Peligna a sud e la maestosa catena montuosa della Majella a sud-est. Le famose Gole di Popoli si trovano all'interno del comune, facendo da ponte tra la bassa valle dell'Aterno in provincia dell'Aquila e la Val Pescara in provincia di Pescara. Incrocio importante per questa zona, le gole sono attraversate dalla Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico. A partire dal territorio di Popoli, il fiume Aterno-Sagittario prende il nome di Aterno-Pescara o solamente Pescara.

Clima

Il clima di Popoli è solitamente mite. Durante l'estate, le temperature possono raggiungere anche i 30 gradi, ma grazie alla sua posizione tra le montagne, le notti sono fresche e ventilate. Durante l'inverno, le temperature scendono di un paio di gradi rispetto alla media nazionale, ma il clima rimane sempre mite, con poche precipitazioni.

Storia

Origini e periodo romano

Il primo insediamento risale al Paleolitico e al Neolitico, come dimostrano i reperti archeologici trovati in località Svolte di Popoli e San Callisto. Il villaggio degli Italici Peligni prese forma circa nell'VIII secolo a.C, e poco dopo venne colonizzato da Roma nel I secolo a.C. Il villaggio, chiamato "Pagus Fabianus", non divenne mai una città romana a tutti gli effetti. Durante la guerra sociale, il villaggio partecipò alla Lega Italica (storia romana) con capitale "Corfinium", ma venne sconfitto. Fino all'800 d.C. circa, la città era ancora chiamata "Pagus Fabianus".

Medioevo

Dopo la caduta dell'Impero romano, il villaggio subì ripetuti saccheggi da parte dei Vandali e dei Saraceni, lasciando Popoli senza notizie fino al IX secolo. Nel IX secolo fu fondata l'Abbazia di San Clemente a Casauria, che possedette il feudo dove fu costruito il castello con torre pentagonale di controllo, a guardia della valle. Il villaggio viene citato come "Castrum Pauperum", e questo nome nei secoli verrà volgarizzato fino all'attuale "Popoli". Il primitivo incastellamento risale dunque alla discesa dei Longobardi. Nel 937, Popoli fu saccheggiata ancora una volta dagli Ungari. Le origini del primo castello di Popoli risalgono al guerriero Gerardo, che stipulò un contratto di proprietà con l'abate Ponzio di San Clemente. Alla morte di Gerardo nel 1016, il figlio Alberico invase Tocco da Casauria per costruirci il castello. Alla fine dell'XI secolo, il vescovo di Valva e abate di San Clemente a Casauria, Giovanni, affidò il castello di "Poperi" al Normanni Guglielmo di Tassone. Nel 1057, Popoli diventa parte della contea di Manoppello sotto il controllo di Ugo Malmozzetto ed è assegnata alla giurisdizione di Roberto di Loritello.

Una comunità vivace

Popoli è una comunità vibrante e accogliente. Oltre ai negozi locali e ai ristoranti tradizionali, il comune offre molte attività culturali e sportive. Le famose Gole di Popoli, ad esempio, sono un esempio della natura incontaminata dell'Italia. È un luogo ideale per gli escursionisti, i canoisti e i pescatori. È inoltre possibile visitare il Museo Archeologico, dove si trova una vasta gamma di reperti che illustrano la storia della zona, dal Paleolitico all'epoca moderna.

Conclusioni

Popoli è un comune che offre sicurezza e una vita tranquilla, riparati dalla frenesia delle città più grandi. La bellezza naturalistica delle Gole di Popoli la rende un luogo ideale per gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta. La sua storia, dalle origini fino all'epoca moderna, viene testimoniata dai numerosi reperti esposti al Museo Archeologico. Tutto ciò rende Popoli una gemma nascosta dell'Abruzzo, una cittadina che vale assolutamente la pena visitare e scoprire.

Andrea Giordano
Scritto da Andrea Giordano
Aggiornato Lunedì 5 Set 2022