Pontenure

Pontenure: un gioiello nella pianura padana

Pontenure è un comune italiano che si trova nella provincia di Piacenza, in Emilia-Romagna. La città ha una popolazione di circa 6.513 abitanti ed è conosciuta per la sua posizione nella pianura Padana, nella porzione centro-settentrionale del territorio provinciale. Pontenure ha un'altitudine compresa tra i 47 e i 107 metri sopra il livello del mare e si trova sulla destra orografica del torrente Nure, che segna il confine occidentale con il comune di Piacenza. Il confine orientale della città è invece segnato dal corso del torrente Riglio.

La storia di Pontenure

La zona di Pontenure fu probabilmente abitata fin dal Neolitico e con l'arrivo della Civiltà romana la zona, grazie alla presenza dei torrenti Nure e Riglio, diventò un importante centro agricolo. Sono stati trovati resti di Villa con mosaici e una necropoli con costruzione romano-barbarica. Si presume che Pontenure possa essere l'Emporio di ''Victumviae'' (o ''Victumulae''), citato da Tito Livio come un emporio fortificato che nei pressi di Piacenza che Annibale aveva cercato di conquistare con fanti, cavalli ed elefanti. Il toponimo ''Pontenure'' risale all'epoca romana, quando il capoluogo fu insediato per difendere il vicino ponte sul Nure. Il toponimo Pontenure è poi citato in carte del IX secolo che parlano di ''fondus'' e ''locus'', cioè di un centro di limitata grandezza. Nel secolo successivo si parla invece di "castrum" a testimonianza della costruzione di fortificazioni. Attorno all'anno Mille parecchi possedimenti risultavano dipendenti dal monastero di Santa Brigida di Piacenza, territorio che verso l'XI secolo passò al Basilica di San Savino. Nel XII secolo Pontenure si costituì Comune medievale. Nel 1117, con l'imperatore Enrico V di Franconia accampato nella vicina Roncaglia, frazione di Piacenza, fu teatro di una battaglia tra piacentini e parmigiani. Nel 1216 venne occupato da truppe pavesi, cremonesi e parmigiane in seguito alla sconfitta delle truppe piacentine alleate ai milanesi. In seguito a quest'episodio vennero distrutti molti castelli della zona tra i quali quello situato nel capoluogo ed il castello di Paderna. Nel XIII secolo esisteva a Pontenure un ospedale a testimoniare l'importanza dell'insediamento. Nei primi anni del trecento Alberto Scotti, capo della fazione Guelfi e ghibellini appena cacciato da Piacenza occupò la rocca di Pontenure. Nel 1316 le due fazioni si unificarono cedendo il paese a Galeazzo I Visconti, che fece ricostruire le fortificazioni del castello che era stato alla famiglia Mancassola nel 1314.

Pontenure: storia, monumenti e tradizioni della città padana

Monumenti e luoghi d'interesse

Pontenure vanta l'esistenza del Castello di Pontenure, attualmente di proprietà comunale, risalente alla metà del XIII secolo e a breve distanza dal castello la Chiesa di San Michele, risalente al XI secolo e il Palazzo Comunale del XVII secolo, che ospita al suo interno la Biblioteca Civica.

Feste e tradizioni

La festa patronale di Pontenure si svolge in onore di San Michele, il protettore della città, il 29 settembre di ogni anno. La festa è caratterizzata da una processione in cui la statua del santo viene portata in giro per le vie della città. Inoltre, durante la festa, si svolgono eventi musicali, giochi per bambini e mostre d'arte.

Economia

L'economia di Pontenure si basa principalmente sull'agricoltura. In particolare, il territorio urbano è caratterizzato da un'ampia presenza di vigne e produzione di vino. La città è anche nota per la produzione di salumi e formaggi tipici dell'Emilia-Romagna, tra cui il Parmigiano-Reggiano e il prosciutto di Parma.

Conclusioni

Pontenure è una città che vanta una storia molto importante dal punto di vista archeologico e storico. La sua posizione nella pianura Padana la rende inoltre molto caratteristica e il paese offre una vasta gamma di monumenti e luoghi di interesse. In più, le numerose tradizioni locali legate alla festa patronale e l'importante economia agricola fanno di Pontenure una meta perfetta per gli amanti della natura, della cultura e del cibo.

Fabio Marino
Scritto da Fabio Marino
Aggiornato Sabato 9 Apr 2022