La Rotta
La Rotta: Una frazione toscana
Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi della Rotta, una frazione situata nel comune di Pontedera, nella provincia di Pisa, in Toscana. La Rotta è leggermente in collina ed è posizionata tra Pontedera, Montecastello e Castel del Bosco. In questa zona si trova anche la località di Pietroconti, dove si trovano il lago e la fornace Braccini. Ma, da dove deriva il nome della Rotta?
Origini del nome
Il nome della frazione deriva dal punto dove l'Arno ruppe gli argini. Si narra che l'Arno, in tempi passati, facesse una curva prima dell'attuale località che lo portava verso il padule di Bientina, per rientrare dopo a Pontedera. La rotta dell'argine portò ad un raddrizzamento del corso del fiume e pare dette il nome alla zona dove avvenne la "rottura". Oltre a questo esistono riferimenti storici diversi che attribuiscono il nome della Rotta a quanto accadde dopo la famosa battaglia di Casteldelbosco tra Pisani e Fiorentini, dove l'esercito fiorentino ebbe la meglio su quello pisano e l'inevitabile "rotta" dell'esercito avrebbe dato il nome alla zona dove esso avvenne.
Storia
Purtroppo, ci sono poche notizie sulla storia della Rotta, in quanto l'archivio di Montecastello, al quale comune in origine apparteneva, è andato distrutto. Quello che sappiamo è che nella zona, appartenente al feudo di Montecastello, venne costruito un avamposto nel VII secolo-VIII secolo. Dal X secolo al XII secolo, come le zone vicine lungo il fiume Arno, si inizia la produzione di Laterizio. A metà del XVII secolo abbiamo notizie certe della costruzione della prima fornace. Nel 1666 vi è stata la richiesta di Cosimo Leoncini per poter costruire un Oratorio nel paese. Solo nel 1788 venne istituita la nuova parrocchia della Rotta, distaccandosi da quella di Montecastello. Nel 1847, con la costruzione della ferrovia Leopolda, anche la Rotta fu dotata della stazione di La Rotta, sebbene non fosse molto vicina al paese. La stazione è stata dismessa nel 2002. Nel 1873, invece, fu inaugurata la scuola e l'adiacente Piazza Garibaldi, ricavata da una vigna.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'attività prevalente di mattonai dei rottigiani cessò e con essa l'economia chiusa che contraddistinse la Rotta per secoli dai luoghi limitrofi.
Monumenti e luoghi d'interesse
Ma parliamo adesso di qualcosa di più interessante: i monumenti e i luoghi d'interesse che si possono visitare nella Rotta. La chiesa parrocchiale di San Matteo assunse la configurazione attuale nel 1870 in seguito a un ampliamento e alla costruzione di un nuovo campanile sul lato destro della facciata, inaugurato da Mons. Annibale Barabesi, poi distrutto durante la seconda guerra mondiale e ricostruito nel dopoguerra. Sempre durante il periodo in cui fu priore Emilio Novelli (1845-1882), la chiesa si arricchì dell'altare maggiore, eretto con marmi donati da papa Pio IX e del secolo XIV ''Crocifisso Miracoloso'', donato dalla Marchesa Vettori erede Tempi grazie al sostegno delle famiglie Bertini, Bianchi, Capecchi, Quaratesi e Toscanelli, e portato in processione dalla Cappella delle Vallicelle del Cavalier Niccolò Bertini Quaratesi alla chiesa il 7 settembre 1872.
Conclusioni
Ecco a voi qualche curiosità sulla piccola e affascinante frazione toscana della Rotta. Spero di avervi incuriosito abbastanza da farvi venire voglia di visitarla! Complice la sua posizione strategica, la Rotta è facilmente raggiungibile da qualsiasi località vicina. Che aspettate? Unitevi a me per scoprire i tesori nascosti di questa frazione storica!