Pollutri
Pollutri: Un viaggio nella storia e nell'arte
Pollutri è un piccolo comune italiano della provincia di Chieti, in Abruzzo. Con i suoi 2040 abitanti, è un luogo ricco di storia e di arte, che ne fanno una meta interessante per chi ama viaggiare alla scoperta di siti unici e suggestivi.
Storia
La nascita di Pollutri viene fatta risalire intorno al 500 d.C. anche se è probabile che nella zona vi fossero già alcuni insediamenti. Nel 1061 si ha notizia di un Monastero di San Giovanni di Pollutri a cui il conte di Borrello, Borrello, figlio di Odorisio Borrello, dona la Chiesa dei SS. Martiri Valentino e Damiano con la Fara (Longobardi) annessa, situate entrambe nel territorio del Castello di Borrello all'inizio della valle del fiume Sangro. Altre notizie risalgono al XV secolo; tuttavia reperti archeologici attestano l'abitazione del territorio già in epoca preromana. In seguito fu feudo dei Caldora, poi dei Di Capua e dei d'Avalos.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Pollutri sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 1998. Il gonfalone è un drappo di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Il borgo fortificato
Il borgo di San Salvatore è sito nella parte più alta dell'abitato ed è il fulcro del borgo fortificato del paese. L'insediamento è raffigurato da Giovan Battista Pacichelli come un luogo pianeggiante circondato da mura. Due porte erano site verso la chiesa di San Rocco, la cosiddetta Porta da Piedi ed un'altra verso la chiesa della Madonna del Piano, la cosiddetta Porta da Capo. Finora non è stato possibile trovare traccia di mura urbane per via delle costruzioni addossate alla cerchia urbana a Nord. Tuttavia il borgo è costituito da passaggi, sotto-portico, scalinate, vicolo cieco che possono essere delle soluzioni viari anziché, piuttosto, delle uscite di servizio. Le facciate delle case sono state ammodernate per tutto il XVIII secolo-XIX secolo, tuttavia, negli interni di cantina, fondaco e dei sotterranei si trovano dei materiali tra cui arenaria, ciottoli di fiume e laterizio e tecniche costruttive simili a quelle del centro storico di Monteodorisio. Presso Palazzo Mucci è stato demolito un palazzo di cui, le pareti superstiti mostrano dei resti di muri antichi, delle nicchie alla cappuccina e due arco (architettura)## Arco a sesto acuto in mattoni.
La chiesa del Santissimo Salvatore
La chiesa del Santissimo Salvatore è sita in piazza della chiesa. Risulta costruita prima del 1324-1325 con trasformazioni nei secoli XVIII secolo-XIX. Anticamente la chiesa aveva una pianta rettangolare ad aula unica. Nel 1703 l'abate Pacichelli illustra la chiesa dotata di una torre campanaria Cuspide (architettura). La facciata attuale è in stile neoromanico. I muri sono realizzati in laterizi. In origine, l'ingresso era sul lato destro dell'edificio, in effetti, la facciata è stata rimaneggiata nel XX secolo. Il rivestimento è del 1972 con la struttura portante realizzata in travetto. L'interno, a tre navata separate da colonna con volta a botte e cappella laterali, di cui la cappella centrale sinistra dedicata a San Nicola di Bari, patrono di Pollutri conserva all'interno una statua lignea del santo posta sopra l'altare sopra cui vi è un affresco del 1926 del pittore molisano A.
Conclusioni
In conclusione, Pollutri è un luogo che merita di essere visitato per la sua ricchezza di arte e di storia, dalla chiesa del Santissimo Salvatore al borgo fortificato di San Salvatore. La bellezza del paese è ulteriormente arricchita dalla bellezza della campagna circostante, ricca di vigneti e uliveti, che ne fanno un luogo ideale per un viaggio alla scoperta della tradizione della gastronomia abruzzese. Se amate i luoghi autentici e ricchi di fascino, Pollutri è una meta che non vi deluderà.