Poli

Un palazzo dal ricco passato a Roma: Palazzo Poli

Palazzo Poli, o Palazzo Conti di Poli, è un edificio storico a Roma, noto soprattutto per la Fontana di Trevi che vi si erge. Il palazzo presenta diverse fasi costruttive e attualmente ospita l'Istituto Centrale per la Grafica e il Museo Istituto Nazionale per la Grafica.

La storia del Palazzo Poli

La costruzione del nucleo più antico del palazzo avvenne nei primi anni del XVII secolo per volere del duca Cesi di Ceri. L'architetto Martino Longhi e successivamente Ottaviano Mascherino, furono incaricati di continuare la costruzione dell'edificio. Dopo ulteriori ampliamenti effettuati dalla famiglia Borromeo, il palazzo fu acquistato nel 1678 da Lucrezia Colonna, sposa di Giuseppe Lotario Conti, VI duca di Poli e Guadagnolo. A Giuseppe Lotario si devono ulteriori importanti ampliamenti, inclusi l'acquisto degli edifici adiacenti al palazzo con fronti sulla piazza di Trevi. Il figlio di Giuseppe Lotario, Stefano Conti, compì i lavori di ristrutturazione delle nuove parti inglobate, estendendo il palazzo fino ai confini della piazza di Trevi. Nel 1808, alla morte del duca Michelangelo Conti, il palazzo fu venduto al lontano cugino, il duca Francesco Sforza Cesarini, il quale nel 1812 lo cedette a Luigi Boncompagni Ludovisi.

Dopo circa 70 anni, il palazzo passò ai costruttori Belloni, Basevi e Vitali, che demolirono la parte più antica dell'edificio. Nel 1888, il Comune di Roma espropriò la parte ancora integra del palazzo per salvaguardare la fontana e l'edificio fu destinato ad ospitare uffici. Nel 1939, il palazzo fu ceduto a privati come pagamento per la costruzione di nuovi uffici sulla via del Mare. Nel 1978, il Palazzo Poli è diventato proprietà del demanio dello Stato italiano dopo essere stato acquistato dall'Istituto di S. Paolo di Torino.

Palazzo Poli: la storia di un gioiello rinascimentale a Roma

L'interno del Palazzo Poli

La Sala Dante è il luogo più significativo del Palazzo Poli. Costruita nel XVIII secolo da Stefano Conti, fu originariamente destinata ad ospitare la preziosa biblioteca di famiglia e poi utilizzata anche come salone per le feste. Nella prima metà del XIX secolo vi aveva il suo studio il pittore Francesco Manno. Nel 1865 e 1866, il cavaliere Romualdo Gentilucci affittò e ristrutturò la Sala Dante per ospitare la Galleria Dantesca. La galleria comprendeva 27 tele commissionate a famosi pittori dell'epoca, tratte dai disegni di Filippo Bigioli. La Sala Dante oggi è uno spazio espositivo dedicato alla grafica.

Palazzo Poli, con la sua architettura rinascimentale e barocca, è una delle più preziose testimonianze storiche e culturali di Roma. Il palazzo è un esempio della maestria degli architetti e degli artisti che lo hanno arricchito e lo hanno reso uno dei luoghi più belli di Roma.

Martina Moretti
Scritto da Martina Moretti
Aggiornato Venerdì 11 Mar 2022