Poggio Catino

Benvenuti a Poggio Catino!

Ciao a tutti! Se siete appassionati di storia, arte e natura, non potete perdervi la visita a Poggio Catino, un piccolo comune di 1246 abitanti della provincia di Rieti, nel Lazio. Scopriamo insieme le caratteristiche e le bellezze di questa località.

Scopriamo insieme Poggio Catino: storia, arte e natura della Sabina.

La geografia fisica

Il territorio

Poggio Catino sorge a 387 metri di altezza sul livello del mare, su una collina che fa parte delle propaggini sud-occidentali dei monti Sabini. La parte abitata è composta da due borghi, Poggio Catino e Catino (Poggio Catino), situati a circa 900 metri di distanza l'uno dall'altro.

Il clima

Il clima di Poggio Catino, secondo la classificazione climatica italiana, è di tipo D, cioè clima temperato con inverni freddi e umidi ed estati calde e asciutte. La temperatura media annua è di circa 14°C, con precipitazioni moderate e distribuite uniformemente durante l'anno.

Storia di Poggio Catino

Poggio Catino ha origini antichissime, risalenti all'epoca dei Romani, che costruirono qui alcune ville dell'aristocrazia romana per godere dell'aria fresca e del paesaggio aspro e selvaggio della Sabina.

La nascita dell'abitato come entità territoriale a sé stante risale al VII secolo dopo Cristo, quando alcune tribù longobarde, deviando verso la Sabina, fondarono numerosi borghi e cittadine nell'area, tra cui il primo insediamento urbano ai margini di un catino naturale alla base del monte Tancia, che diede il nome al borgo.

In seguito, la costruzione di nuove case diventò impossibile nella zona del catino, per cui il popolamento si spostò sul vicino colle Moricone, dando vita a un nuovo borgo, noto in seguito come Poggio Catino. Nel 1093, il registro dell'abbazia di Farfa riportava già l'esistenza e la consistenza del nuovo Castrum.

Nel corso dei secoli, la dominazione della zona passò di mano in mano a numerosi signori locali, tra cui i Conti di Tuscolo, gli Orsini, i Savelli, i Vitelli e i Capizucchi. Fu proprio sotto la signoria di questi ultimi che il feudo venne elevato a marchesato da Papa Clemente VIII.

Infine, nel 1614 il feudo di Catino e Poggio Catino passò nelle mani della famiglia Olgiati, che ne detenne il possesso per diversi secoli, fino all'unità d'Italia. L'unificazione dei due borghi in una sola entità amministrativa avvenne solo con l'annessione al regno d'Italia.

Simboli di Poggio Catino

Lo stemma e il gonfalone di Poggio Catino vennero concessi con decreto del presidente della Repubblica nel 1984. Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e rosso.

Cosa vedere a Poggio Catino

Architetture religiose

Se vi piacciono le architetture religiose, non perdetevi la Chiesa di Sant'Eustachio in Catino, situata in piazza omonima, o la Chiesa di San Rocco, risalente al XIV secolo, situata a Poggio Catino. Quest'ultima presenta un orologio sulla facciata e un'unica navata con abside decorata con affreschi del XV secolo.

Architetture civili

Tra le architetture civili, la Torre longobarda con ruderi fortificati di Catino rappresenta uno dei simboli del paese. Inoltre, a Poggio Catino potete ammirare il Palazzo Olgiati, sede del Comune, costruito nei primi anni del XIX secolo nel luogo in cui in precedenza c'era una torre medioevale.

Resti archeologici

Per gli amanti dell'antica Roma, i resti archeologici delle Terme di Silla rappresentano una tappa obbligata. Questo sito risale con ogni probabilità all'epoca repubblicana ed è un importante esempio di architettura termale romana.

Conclusioni

In conclusione, Poggio Catino rappresenta un luogo di grande interesse storico, artistico e culturale, in cui è possibile scoprire moltissime bellezze naturali e paesaggistiche della Sabina. Non rimane quindi che invitarvi a visitare questo meraviglioso comune del Lazio e a gustare la sua autenticità e la sua bellezza senza tempo. Alla prossima!

Giulia Rizzo
Scritto da Giulia Rizzo
Aggiornato Giovedì 19 Gen 2023