Plataci

Plàtaci: il paese dei murales sul mondo arbëresh

Se siete alla ricerca di un borgo suggestivo, in cui l'antica cultura arbëreshë si mescola con i colori vivaci dei murales, siete nel posto giusto. Plàtaci, infatti, è un piccolo comune della provincia di Cosenza in Calabria, che vanta una ricca storia e tradizione.

Storia

Plataci è un centro agricolo situato sul versante orientale del Massiccio del Pollino, dominante la piana di Sibari e il mar Jonio. Il nome del paese potrebbe derivare da ''platanià'' (''πλατανιά'', ossia ''bosco di platani'' in Lingua greca). Gli esuli albanesi si sarebbero insediati intorno al 1476 nel preesistente casale di Cerchiara, che abbandonarono probabilmente in occasione del terremoto del 1456. Il paese fu prima casale del marchesato di Cerchiara e poi passò ai Pignatelli che lo tennero fino al 1806. Da 500 anni, gli abitanti di Plàtaci conservano ancora l'antica lingua, i costumi tradizionali e il rito bizantino.

Plàtaci: il paese dei murales e della cultura arbëresh

Simboli

Lo stemma di Plataci è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 16 luglio 1996 ed è situato nella chiesa di S. Maria di Costantinopoli. Il gonfalone è un drappo partito di verde e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il paese vanta numerose chiese antiche, tra cui spicca quella dedicata alla Madonna di Costantinopoli, eretta all'inizio del XVII secolo dal mastro Martino Troiano. La chiesa conserva un'antica statua del paese, mentre un'altra chiesa è dedicata a San Giovanni Battista ed è caratterizzata da una torre campanaria a pianta quadrata, sovrastata da tiburio ottagonale. L'interno è stato rifatto in periodo barocco e conserva statue processionali di legno.

Cultura

Tradizioni e folclore

Plàtaci è un luogo ricco di tradizioni, che prendono vita nella manifestazione che si tiene dal 5 al 21 agosto. In queste giornate si accendono falò, si organizzano escursioni alla montagna Sparviero e mostre di pittura, scultura e antiquariato di artisti locali. Tra le manifestazioni più interessanti, vi è il recupero del tradizionale corteo nuziale al suono della zampogna o dell'organetto con la vestizione dei costumi tipici albanesi di gala da parte dei parenti o amiche della sposa. Molto interessante, infatti, è il costume tradizionale arbëresh, indossato dalle donne. Particolare menzione merita la festa della Madonna di Costantinopoli o dell'Odigitria, che viene festeggiata in primavera, il martedì dopo le Pentecoste e il primo martedì di novembre, molto sentita tra la popolazione per significati non solo religiosi ma anche sociali e propiziatori.

Evoluzione demografica

In un mondo sempre più globalizzato, Plàtaci ha visto una graduale emigrazione dei giovani alla ricerca di nuove opportunità di lavoro, ma continua a custodire e difendere la sua antica cultura e tradizione.

Se volete scoprire un luogo autentico e fuori dalle rotte turistiche, Plàtaci è il paese che fa per voi. Con i suoi murales vivaci, le sue chiese antiche e le sue tradizioni, Plàtaci vi conquisterà con la sua accoglienza sincera e il suo fascino fuori dal tempo.

Paola Santoro
Scritto da Paola Santoro
Aggiornato Lunedì 6 Giu 2022