San Lorenzo
La vita di San Lorenzo
San Lorenzo era originario di Huesca, in Aragona, e fu inviato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologia. Fu qui che conobbe il futuro papa Sisto II e tra maestro e allievo iniziarono un’amicizia e una stima reciproche. In seguito entrambi, seguendo un flusso migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma.
Fu eletto arcidiacono, cioè responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, di cui beneficiavano 1.500 persone fra poveri e vedove.
Il martirio di San Lorenzo
L'imperatore Valeriano emanò un editto secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte. L'editto fu eseguito immediatamente a Roma, al tempo in cui Dacianus era prefetto dell'Urbe. San Lorenzo fu sorpreso mentre celebrava l'Eucaristia nelle catacombe di Pretestato e fu ucciso il 10 agosto.
Il culto di San Lorenzo
A partire dal IV secolo, San Lorenzo è stato uno dei martiri più venerati nella Chiesa di Roma. Costantino I fu il primo a edificare un piccolo oratorio nel luogo del suo martirio. Tale costruzione fu ampliata e abbellita da papa Pelagio II.
Papa Sisto III costruì una grande basilica con tre navate, con l'abside appoggiata all'antica chiesa, sulla sommità della collina dove Lorenzo fu seppellito. Nel XIII secolo papa Onorio III unificò i due edifici, che costituiscono la basilica che esiste tutt'oggi.
Papa Damaso I scrisse un panegirico di Lorenzo in versi, che fu inciso nel marmo e posto sulla sua tomba. Il poeta Prudenzio scrisse pure lui, in toni più poetici, un inno a San Lorenzo.
Le vicende più note del martirio di Lorenzo sono descritte, con ricchezza di particolari, nella Passio Polychromì, di cui abbiamo tre redazioni. La prima menzione del 10 agosto come data del martirio risale alla Depositio martyrum.
Per il martirio di Lorenzo abbiamo la testimonianza particolarmente eloquente di Ambrogio nel De Officiis Ministrorum, ripresa, in seguito, da Prudenzio e da Agostino d'Ippona, poi ancora da Massimo di Torino, Pier Crisologo, papa Leone I, e infine da alcune formule liturgiche contenute nei sacramentali romani, nel Missale Gothicum e nell'Ormionale Visigotico.
San Lorenzo è raffigurato come il santo protettore dei cuochi, dei librai, dei bibliotecari, degli archivisti, dei pompiere e delle vittime degli incidenti ferroviari. Purtroppo, la sua figura è spesso associata alla graticola, strumento di tortura usato per ucciderlo.
In molti paesi, il 10 agosto è considerato una festa religiosa e nazionale, celebrata con processioni, fuochi d'artificio, spettacoli teatrali e gastronomia tradizionale. In Italia, ad esempio, a Genova, la festa viene celebrata con la “festa de San Lurenzu”, che comprende due giorni di feste, fuochi d'artificio e processioni.
In conclusione, San Lorenzo è divenuto un esempio di fede e umiltà, un santo molto amato nel mondo intero, che incarna i valori del cristianesimo attraverso la sua testimonianza di sacrificio e di amore per il prossimo.